
Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC e Quds Press. Il prigioniero palestinese Miqdad al-Qawasmi, che da 98 giorni rifiuta cibo e bevande, potrebbe morire in qualsiasi momento, secondo quanto affermato dalla sua famiglia.
Muthanna al-Qawasmi, fratello di Miqdad, ha dichiaraato che quest’ultimo versa in gravi condizioni di salute e rischia di morire da un momento all’altro.
Muthanna ha aggiunto che, secondo i medici, Miqdad non sopravviverà.
“Non aspetteremo la morte di Miqdad. Invitiamo la resistenza palestinese, le forze nazionali, le istituzioni internazionali e tutti i segmenti del nostro popolo palestinese a salvare la vita di Miqdad”.
A questo proposito, Hassan Yousef, uno dei leader di Hamas e parlamentare, ha invitato il popolo palestinese a non restare passivo davanti alle violazioni israeliane contro i prigionieri palestinesi in sciopero della fame.
“Chiedo una vera rivolta in tutti i Territori occupati, con tutti i mezzi possibili, per salvare i nostri prigionieri ed i luoghi santi”, ha detto.
Ha anche invitato i media a fare più luce sulla difficile situazione dei prigionieri palestinesi, in particolare di quelli in sciopero della fame.
“La questione dei prigionieri è una causa nazionale ed umanitaria, e tutti dovrebbero agire e difendere coloro che hanno sacrificato la loro vita per il bene della causa palestinese”, ha aggiunto.
Sei prigionieri hanno intrapreso uno sciopero della fame a oltranza per protestare contro gli ordini di “detenzione amministrativa”, una politica israeliana che consente di incarcerare i palestinesi a tempo indeterminato sulla base di “informazioni segrete”, senza accuse formali o processo.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.