La Freedom Flotilla, da Istanbul verso la Striscia di Gaza

Istanbul – PIC e Brasil247.com. La coalizione Freedom Flotilla si sta preparando a varare la nave “Mediterraneo” destinata a trasportare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza assediata, con la partecipazione di circa mille attivisti.

La Flotilla rappresenta il tentativo delle organizzazioni della società civile di 12 Paesi per rompere l’assedio e fornire aiuti al popolo palestinese, che per il settimo mese consecutivo è sottoposto ad una guerra genocida.

In una conferenza stampa tenutasi venerdì, in un cantiere navale privato nella zona di Tuzla, nella città turca di Istanbul, è stato annunciato che la flotta era pronta a partire per la Striscia di Gaza, alla presenza di attivisti provenienti da diversi Paesi, tra cui Germania, Malesia, Palestina, Norvegia, Argentina, Brasile, Spagna, Canada e Sudafrica.

Nel suo discorso durante la conferenza, l’ufficiale statunitense in pensione ed ex-diplomatico Ann Wright ha annunciato l’apertura della campagna “Gaza Freedom Flotilla“.

Wright ha raccontato di aver partecipato alla campagna nel 2010 a bordo della nave Mavi Marmara, che era salpata insieme a 7 navi diverse con la partecipazione di persone provenienti da decine di Paesi.

Da parte sua, l’attivista Fawzia Mohamed Hassan, del movimento malese Freedom Flotilla, ha affermato che “le notizie pubblicate da organizzazioni mediatiche come la CNN e la BBC sostengono che il problema nella regione è causato dall’Iran o da altri Paesi, ma la situazione attuale è molto diversa da quella mostrata”.

Fawzia ha sottolineato che i preparativi per il viaggio della Freedom Flotilla si stanno svolgendo con la partecipazione di oltre 280 importanti personalità provenienti da varie parti del mondo, tra cui medici, avvocati, ingegneri e professori, e che la richiesta più importante in questa missione è quella di garantire un cessate il fuoco nella regione.

Da parte sua, Torsten Daly, del movimento norvegese Freedom Flotilla, ha dichiarato: “Gli aiuti umanitari devono essere consegnati a Gaza, soprattutto dopo il genocidio e il massacro in corso da oltre 6 mesi”.

Ha sottolineato che tutti i Paesi, compresa la Turchia, devono consegnare questi aiuti in modo sicuro alla regione e garantire un cessate il fuoco permanente, in conformità con le decisioni della Corte penale internazionale.

L’occupazione israeliana ostacola deliberatamente l’arrivo degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza prendendo di mira direttamente i convogli di soccorso, il che ha portato all’omicidio di molti operatori umanitari, compresi quelli stranieri affiliati all’organizzazione “World Central Kitchen“.

Secondo l’agenzia Anadolu, l’International Freedom Flotilla Alliance comprende un gran numero di organizzazioni e attivisti della società civile internazionale, tra cui la Turkish Humanitarian Relief Foundation (IHH).

Altre info: https://freedomflotilla.org/