La Presidenza palestinese elogia la posizione europea sul piano di insediamenti israeliani

Ramallah-Wafa. Venerdì, la presidenza dello stato palestinese ha espresso apprezzamento per la dichiarazione di cinque tra le principali potenze dell’Unione Europea, che hanno condannato la decisione di Israele di costruire centinaia di nuove unità abitative nella Cisgiordania occupata.

Nabil Abu Rudeinedh, portavoce del presidente Mahmoud Abbas, ha specificato che la posizione espressa dai ministri tedesco, francese, britannico, italiano e spagnolo è in linea con le risoluzioni della comunità internazionale, in particolare, l’ultima risoluzione, la 2334 dell’UNCS, la quale chiede la cessazione della politica di insediamento israeliana nei Territori occupati.

“La posizione è coerente con gli inalienabili diritti del popolo palestinese, posizione inoltre approvata a livello internazionale, a conferma che tutto ciò che Israele fa è nullo e viola tutte le risoluzioni internazionali”, ha detto Abu Rudeineh.

Il portavoce presidenziale ha lodato la “coraggiosa e significativa posizione europea che incoraggia la stabilità nella regione”, richiedendo “maggiori pressioni, affinché il governo israeliano si sottometta al volere, al consenso e alla legittimità internazionale, oltre che all’iniziativa di pace araba”.

“L’unica via possibile per riavere la stabilità e la pace nelle regioni occupate, è la creazione di una Palestina indipendente, con i confini assegnati il 4 giugno 1967, e con la zona est di Gerusalemme come capitale”, ha infine concluso il portavoce.

Traduzione per InfoPal di Sara Origgio