‘La ritorsione all’accordo: campagna di violenza nelle carceri israeliane

Betlemme – Ma'an. I detenuti palestinesi nel carcere del Negev hanno reso noto che “la direzione carceraria israeliana sta conducendo una violenta campagna all'interno di alcune prigioni in ritorsione all'accordo di scambio raggiunto tra Israele e Hamas”.

La campagna è stata denominata infatti  “il rendiconto dell'accordo”, con irruzioni nelle celle e violente ispezioni tra i detenuti.

La direzione del carcere di Hasharon ha installato delle telecamere nello spiazzo dove le detenute palestinesi possono trascorrere alcune ore all'aperto. Il gesto ha suscitato l'ira delle detenute che lo hanno definito “un provvedimento irresponsabile diretto a monitorarne i movimenti e invadere la loro privacy”. Le detenute hanno reagito ritirandosi a oltranza nelle proprie celle”.

Restano nel carcere di Hasharon sette detenute palestinesi: Lina al-Jarbouni, Rania Halsah, Bushra at-Tawil, Mona Mana', Khadija Abu 'Aiyash, Hanyah Nasser, Fida' Abu Saninah.
Due invece le detenute palestinesi nel carcere di Damoun, in attesa di essere trasferite ad Hasharon: Wuroud Qassem e Su'ad Nazzal.

Ieri notte, le forze d'occupazione israeliane hanno fatto irruzione nel carcere di Ramon. Molti detenuti sono stati trasferiti.

Per telefono, alcuni prigionieri del carcere del Negev hanno raccontato all'agenzia palestinese Ma'an: “Le forze d'occupazione stanno effettuando irruzioni e violente ispezioni a sorpresa tra i detenuti”.

Stando al racconto dei detenuti: “Il direttore del carcere li ha informati ufficialmente che le 'Manhaleet'* sono cancellate definitivamente e, con riferimento alla seconda fase dell'accordo di scambio, se questa dovesse anticiparsi, avverrà in concomitanza o dopo l'Eid al-Adha, la festa islamica del sacrificio, il prossimo 6 novembre.

“Due sezioni saranno chiuse nel carcere di Negev e anche le due prigioni di Eishel e di 'Ashqelon a Bi'r as-Saba' (Bersheeva) sono in via di chiusura”, avrebbe riferito il direttore del carcere.

La direzione del carcere di Negev ha posto in isolamento il detenuto Tareq Ibrahim, palestinese di 19 anni, punito per tentata difesa durante l'assalto nella cella dove si trovava insieme agli altri detenuti. Tareq aveva cercato di proteggere gli oggetti personali degli altri. Il detenuto palestinese era stato condannato a tre anni di prigione, già scontati. Nei suoi confronti si è decisa l'estensione della detenzione.

* Manhaleet: termine israeliano con il quale si indica uno sconto della pena detentiva di 21 giorni il primo anno, di 14 giorni il secondo e cosi via.

Video dell'assalto nelle celle


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