L’Alta Corte israeliana decide di sfrattare i palestinesi da Sheikh Jarrah per costruire un “parco pubblico”

Gerusalemme occupata/al-Quds. I palestinesi devono essere sfrattati dalle loro proprietà dopo che l’Alta Corte di Giustizia israeliana ha deciso, domenica, di espropriare la terra per quelle che chiama “necessità pubbliche”, secondo quanto riportato dai media israeliani.

La sentenza ha autorizzato l’acquisizione di un parcheggio e di un autolavaggio appartenenti ai palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme est occupata, al fine di liberare l’area per un giardino e un percorso accanto a un hotel pianificato, secondo The Jerusalem Post.

Non viene detto se il caso sia collegato alle famiglie palestinesi che stanno affrontando lo sfratto dalle loro case a Sheikh Jarrah, che è stata la scintilla per le proteste contro gli sgomberi di massa nel quartiere occupato di Gerusalemme Est e il bombardamento di Gaza di 11 giorni da parte di Israele, a maggio, che uccise 253 palestinesi, tra cui 66 bambini.

Secondo la legge israeliana, la terra privata può essere espropriata se è necessaria per uso pubblico, come per un parco, infrastrutture o edifici pubblici. Secondo il diritto internazionale, tuttavia, Sheikh Jarrah è un territorio occupato e quindi non può essere soggetto alla decisione dell’Alta Corte israeliana.

(Foto: attivisti palestinesi e israeliani protestano contro gli sgomberi di case nel quartiere di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme est. Via Activestills.org).

(Fonti: Palestine Chronicle, MEMO e social media)