Le famiglie delle vittime chiedono alle autorità di occupazione la restituzione di 53 salme

منفذ قرب الابراهيميGerusalemme occupata – Quds Press. Le famiglie delle vittime palestinesi, le cui salme sono trattenute dallo scorso ottobre, hanno chiesto alle autorità dell’occupazione il rilascio dei corpi dei propri onorarli e seppellirli secondo i fondamenti della religione e della legge islamica.

Durante la pausa di solidarietà organizzata martedì dalle autorità, dalle personalità e dalle istituzioni nazionali nella città di Abu Dis, a est di Gerusalemme occupata, e in coordinamento con la campagna popolare di recupero delle salme dei martiri trattenute dall’occupazione israeliana, le famiglie delle vittime hanno chiesto una mobilitazione popolare per il recupero dei corpi.

Alla pausa di solidarietà hanno partecipato diverse personalità politiche a attivisti palestinesi nonché decine di giovani, a fianco delle famiglie dei martiri, le quali rivendicano il loro diritto di recupero dei corpi dei figli per seppellirli e onorarli.

Secondo Quds Press, le autorità dell’occupazione detengono le salme di 16 vittime di Gerusalemme occupata: Thaer Abu Ghazala (Kafr Aqab), Isaac Badran (Kafr Aqab), Muhammad Ali (campo profughi di Shuafat), Mustafa al-Khatib (Monte Scopus), Hassan Munaser (Beit Hanina), Baha Alyan (Monte Scopus), Alaa Abu Gamal (Monte Scopus), Ahmed Abu Shaban (Silwan), Moataz E’oissat (Monte Scopus), Ahmed Quneibi (Kafr Aqab), Mohammed Nimer (Issawiya), Hadil Awad (campo profughi di Qalandia), Ahmad Jamal Taha (Qatana), Oraiba Mazen (Abu Dis), Omar Sakafy (Beit Hanina), Abd al-Mohsen Hassouna (Beit Hanina).

Si stima che l’occupazione detenga complessivamente 53 corpi, tra cui 3 donne e 12 bambini e bambine: 20 da Hebron, 16 da Gerusalemme, un corpo da Negev e un altro da Qalqilya, 2 da Betlemme, 4 da Nablus, 6 da Ramallah, e uno da Tulkarem.

Traduzione di Patrizia Stellato