Tel Aviv. L’esercito israeliano, come riportato dall’agenzia di stampa turca Anadolu, sabato ha dichiarato di aver colpito durante la notte 150 “obiettivi sotterranei” nel nord della Striscia di Gaza sotto assedio, nell’ambito dell’ampliamento delle operazioni militari nella zona.
In una dichiarazione ufficiale, afferma che alcuni membri di Hamas sarebbero stati uccisi, mentre “tunnel e spazi sotterranei utilizzati per i combattimenti, nonché altre infrastrutture dei terroristi” sarebbero state distrutti.
Venerdì, l’esercito israeliano ha ampliato i propri attacchi aerei e di terra nella Striscia di Gaza, ormai sottoposta a incursioni aeree ininterrotte dal giorno dell’offensiva a sorpresa di Hamas del 7 ottobre. Le agenzie di aiuti internazionali dichiarano di aver perduto i contatti con il proprio personale a Gaza dopo che Israele ha tagliato le comunicazioni telefoniche e internet.
Il conflitto ha subito una drammatica escalation dopo l’attacco imprevisto mediante l’impiego di razzi e l’invio di centinaia di combattenti in alcune città israeliane.
2,3 milioni di abitanti di Gaza stanno lottando con la carenza di cibo, acqua e medicinali a seguito del massiccio bombardamento da parte di Israele e della chiusura totale dell’enclave palestinese.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella serata di venerdì, ha approvato una risoluzione che chiede una tregua umanitaria, a cui il ministro degli Esteri israeliano si è opposto, definendola “spregevole”.
Il quasi totale blackout delle informazioni da Gaza rischia di fornire una copertura ad “atrocità di massa”, secondo quanto affermato da Human Rights Watch.
Amnesty International, da parte sua, ha richiesto che Israele ponga immediatamente fine agli “attacchi indiscriminati e sproporzionati” che hanno già causato l’uccisione e il ferimento di numerosi civili.
(Fonte: MEMO).
(Foto: Gaza 27 ottobre 2023. [Ali Jadallah – Agenzia Anadolu]).
Traduzione per InfoPal di Isabella Cecchi