L’ira di Israele contro le donne palestinesi: 26 arrestate nel 2008. Tra queste, alcune minorenni.

 

Gaza – Infopal. Il ministero per gli affari dei detenuti ha confermato che, quest’anno, le autorità di occupazione hanno aumentato le aggressioni contro le donne palestinesi, attraverso un’impennata di arresti punitivi, concentrata in particolare a Nablus. 26 sono infatti le cittadine sequestrate.

Ultimamente Nablus è oggetto di una campagna di invasioni e arresti molto violenta, che ha coinvolto numerose personalità nazionali e consiglieri comunali.

In un comunicato stampa di cui il corrispondente di Infopal.it ha ricevuto una copia, il ministero ha riferito che le autorità di occupazione proseguono i sequestri "senza escludere nemmeno le donne. Anzi, negli ultimi tempi gli arresti programmati contro di loro sono aumentati. Tuttavia, hanno fallito nei loro obiettivi: le nostre detenute hanno dato un grande esempio con la loro resistenza e la loro sfida nell’affrontare la detenzione, le torture e le aggressioni".

Riad al-Ashqar, direttore dell’ufficio stampa del ministero, ha confermato che la percentuale di arresti delle donne è aumentata del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E ha aggiunto: "Il primato spetta alla città di Nablus, che sta vivendo una campagna di sequestri senza precedenti – con 10 donne imprigionate. Segue Betlemme, con 4; Hebron con 4; Ramallah, con 4; Jenin, con 3 e Gerusalemme con una".

Al-Ahsqar ha ricordato che tra le prigioniere c’è anche l’onorevole Muna Mansur: "E’ la seconda deputata arrestata, dopo l’onorevole Maryam Saleh, che è stata liberata dopo sette mesi di detenzione amministrativa. In prigione ci sono anche Khulud al-Masri, vice- sindaco di Nablus, e Suhaila Shilish, consigliera del comune di Shiqba, in provincia di Ramallah".

Tra le detenute ci sono anche 3 minorenni – Salwa Salah, 17 anni, di Betlemme, trasferita agli arresti amministrativi; Sara Sayuri, 16 anni; Afaf Battikh, 17 anni, di Gerusalemme – e tre studentesse universitarie.

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