L’occupazione ha arrestato 850 mila palestinesi dalla Naksa a oggi

 

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Ramallah-Quds Press. La Commissione per gli Affari dei prigionieri e dei liberati ha dichiarato che un alto numero di cittadini palestinesi è stato oggetto delle campagne di arresti dell’occupazione israeliana dal giugno 1967 ad oggi: 850 mila persone, l’equivalente del 20 per cento dei palestinesi che vivono nei Territori occupati .

In un rapporto pubblicato in occasione del 48° anniversario della guerra del 1967, la Commissione ha espresso tutta la propria preoccupazione e il proprio sdegno di fronte a simili numeri, mentre continuano quotidianamente le campagne di arresti arbitrari, con tutto ciò che accompagna la violenza fisica e la brutalità, in termini di impatto attuale e futuro sull’individuo e sulla famiglia, dal momento che la violenza stessa rappresenta il mezzo di repressione e di distruzione più usato contro la società palestinese.

Secondo il rapporto, “Israele ha praticato la politica degli arresti fin dall’occupazione dei Territori palestinesi del 1967, facendo di tale pratica una parte essenziale della sua politica nell’approccio con i palestinesi. Oggi gli arresti rappresentano un fenomeno quotidiano inquietante, con cui si perseguitano tutti i palestinesi: quasi non passa giorno senza che si registrino almeno 10 casi di arresto”.

Il rapporto ha indicato come, dal 1967 in poi, siano morti in carcere 206 prigionieri: 71 sono morti sotto tortura, 45 sono deceduti a causa di negligenza da parte dei medici, 74 sono stati uccisi in modo diretto e premeditato dopo l’arresto, 7 sono stati assassinati dai soldati o dalle guardie, che hanno sparato su di loro all’interno delle prigioni.

Il rapporto della Commissione ha dichiarato che l’occupazione israeliana trattiene ancora, nelle proprie carceri e centri di detenzione, più di 6.000 prigionieri palestinesi, distribuiti in 22 prigioni e centri di detenzione: tra loro figurano circa 200 bambini, 25 donne, 480 detenuti amministrativi, senza accusa e senza processo, 12 deputati del Consiglio legislativo palestinese. Più di 1.600 prigionieri sono affetti da varie malattie, 30 sono detenuti dal periodo anteriore agli Accordi di Oslo. I prigionieri  di più antica data sono Karim e Maher Yunis, detenuti dal gennaio del 1983.

Traduzione di Federica Pistono