L’OLP: ‘Oltre 7.500 prigionieri soffrono nelle carceri israeliane’

Ramallah – Infopal. L'OLP invita tutti i paladini della libertà e dei diritti dei palestinesi a formare gruppi di pressione per soccorrere i prigionieri palestinesi e arabi che si trovano nelle carceri degli occupanti israeliani, affinché le loro condizioni migliorino e/o vengano liberati.

In occasione della XXXVI Giornata del prigioniero palestinese, mentre prosegue uno sciopero della fame da parte dei prigionieri, è stata inviata dall'OLP una lettera aperta in cui si dice che “circa 7.500 prigionieri palestinesi ed arabi, tra cui 340 ragazzini e 37 donne, di cui 1.550 sono malati (60 ragazzini), hanno bisogno d'aiuto e di cure nelle carceri israeliane, nelle quali versano in condizioni disumane, umiliati e oppressi, nell'incuria sanitaria e nell'isolamento”.

Gli occupanti impediscono da tre anni a 735 prigionieri di Gaza di ricevere le visite dei loro familiari, per non parlare di centinaia di prigionieri di al-Quds (Gerusalemme) e della Palestina del '48 [Israele, ndr] che vengono tenuti separati dagli altri prigionieri”.

L'OLP avverte che Israele intende cacciare fuori dalla Palestina sette prigionieri palestinesi il cui periodo di detenzione è terminato, in base all'ordinanza 1650 che prescrive la cacciata di tutti i palestinesi considerati dagli occupanti come “residenti illegali”! A dire delle autorità israeliane, questo provvedimento è perfettamente regolare, pertanto non contravviene a tutte le norme del diritto internazionale, né alla Quarta Convenzione di Ginevra…

L'OLP chiede perciò alle varie organizzazioni internazionali, alla Croce Rossa e ai vari enti dell'ONU di operare per rivelare le pratiche degli israeliani contro i diritti dei prigionieri palestinesi e di rendere esecutivi gli articoli della Quarta Convenzione di Ginevra affinché venga fermata la politica vessatoria di Israele contro i prigionieri palestinesi e i loro familiari.

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