L’OMS ha perso i contatti con il suo staff e gli operatori sanitari a Gaza a seguito del taglio nelle telecomunicazioni

Gaza – MEMO. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha perso venerdì i contatti con il suo personale a Gaza a causa dell’interruzione delle telecomunicazioni, ha dichiarato il capo dell’agenzia ONU, come riporta Anadolu.

“Abbiamo perso i contatti con il nostro personale a Gaza, con le strutture sanitarie, gli operatori sanitari ed il resto dei nostri partner umanitari sul campo”, ha scritto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus su X.

Ha espresso “gravi preoccupazioni” per la loro sicurezza e i rischi per i pazienti vulnerabili.

“Chiediamo l’immediata protezione di tutti i civili ed il pieno accesso umanitario”, ha aggiunto.

Il post è arrivato dopo che l’esercito israeliano ha annunciato che le sue forze di terra avrebbero ampliato le loro attività nella Striscia di Gaza durante la notte, un segnale che indica l’inizio di un’operazione di terra a lungo temuta.

Le comunicazioni e i servizi internet nella Striscia di Gaza sono stati completamente interrotti venerdì sera a causa dei pesanti bombardamenti israeliani su linee di alimentazione, torri e reti, ha dichiarato la Compagnia palestinese di telecomunicazioni.

Ooredoo Palestine, un operatore di rete mobile in Cisgiordania, ha dichiarato che i suoi servizi di telefonia cellulare nella Striscia di Gaza venerdì sera sono stati completamente interrotti.

Il conflitto a Gaza è iniziato il 7 ottobre, quando il gruppo palestinese Hamas ha dato il via all’Operazione Ciclone di al-Aqsa – un attacco a sorpresa su più fronti che ha incluso una raffica di lanci di razzi e infiltrazioni in Israele via terra, mare e aria.

Hamas ha dichiarato che l’incursione era una rappresaglia per l’assalto alla moschea di al-Aqsa e per la crescente violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi.

L’esercito israeliano ha poi lanciato un bombardamento incessante sulla Striscia di Gaza.

I 2,3 milioni di abitanti di Gaza sono rimasti a corto di cibo, acqua, medicine e carburante, e i convogli di aiuti recentemente autorizzati ad entrare a Gaza hanno trasportato solo una frazione del necessario.

(Foto: [Abed Zagout – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.L.