Di Lorenzo Poli. Mercoledì 3 novembre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non ha adottato la bozza di risoluzione russa che prevedeva la creazione di una commissione del Consiglio di Sicurezza per indagare sulle attività dei biolaboratori statunitensi in Ucraina. A darne notizia è la TASS.
Russia e Cina hanno votato a favore del documento, Regno Unito, Stati Uniti e Francia hanno votato contro, con nove delegazioni che si sono astenute.
Il documento proponeva che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU decidesse di formare una Commissione composta da tutti i suoi membri “per indagare sulle affermazioni presentate nella denuncia russa contro Stati Uniti e Ucraina in merito all’adempimento degli obblighi previsti dalla Convenzione sul divieto di Sviluppo, produzione e stoccaggio di armi batteriologiche (biologiche) e tossiche e loro distruzione nel contesto delle attività di laboratorio biologico sul territorio ucraino, nonché presentare una relazione al Consiglio con raccomandazioni entro il 30 novembre 2022 e riferire i risultati dell’indagine degli Stati membri della Convenzione durante la sua Nona Conferenza di Riesame, in programma a Ginevra dal 28 novembre al 16 dicembre”.
Secondo Dmitri Polianski, il primo vice-rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, le delegazioni occidentali hanno effettivamente sabotato il processo negoziale della bozza di risoluzione.