L’Uganda rinnega giudice della ICJ che ha votato a favore di Israele

Kampala – MEMO. L’Uganda ha rinnegato la giudice ugandese della Corte internazionale di giustizia (ICJ) che ha votato contro tutte le misure di emergenza contro Israele in relazione alla guerra in corso contro la Striscia di Gaza.

Dopo che il Sud Africa ha presentato il mese scorso il suo caso alla ICJ, accusando Israele di aver commesso un genocidio contro il popolo palestinese e a Gaza, la Corte si è fermata al riconoscimento del genocidio, ma ha stabilito che Tel Aviv deve garantire che non venga commesso alcun genocidio.

La sentenza ha dato a Israele sei misure provvisorie che le ordinano di proteggere i palestinesi, come punire e prevenire gli atti di genocidio e permettere l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Tuttavia, si è astenuta dall’ordinare un cessate il fuoco immediato nel territorio assediato, respingendo la richiesta del caso sudafricano.

Uno dei 17 giudici della Corte internazionale di giustizia era l’ugandese Julia Sebutinde, che ha votato contro tutte le misure di emergenza, superando anche il giudice israeliano che ha votato a favore di due di esse. Sebutinde ha giustificato i suoi voti sostenendo che il Sud Africa non è riuscito a dimostrare che gli atti commessi da Israele sono stati compiuti “con il necessario intento genocida e che, di conseguenza, sono in grado di rientrare nell’ambito della Convenzione sul genocidio”.

In un post su X, l’ambasciatore e rappresentante permanente dell’Uganda presso le Nazioni Unite, Adonia Ayebare, ha dichiarato che “la sentenza del giudice Sebutinde alla Corte internazionale di giustizia non rappresenta la posizione del governo dell’Uganda sulla situazione in Palestina”.

Ha chiarito che “ha già votato contro il caso dell’Uganda sulla RDC [Repubblica Democratica del Congo]. Il sostegno dell’Uganda alla situazione del popolo palestinese è stato espresso attraverso il modello di voto dell’Uganda alle Nazioni Unite”.

Sebbene l’Uganda abbia generalmente stretti legami con Israele e ospiti diverse aziende israeliane sul suo territorio, il Paese è uno Stato membro del Movimento dei non allineati (NAM), che la scorsa settimana ha condannato la guerra di Israele contro Gaza.

Rispondendo alle critiche di un utente sui legami di Kampala con Tel Aviv e sull’utilizzo da parte del governo ugandese della tecnologia di sorveglianza israeliana, Ayebare ha ribadito che “la posizione di principio dell’Uganda sulla Palestina è solida”.

Traduzione per InfoPal di F.L.