L’UNICEF chiede l’immediato rilascio di un minorenne prigioniero gravemente malato

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), in una dichiarazione congiunta con UNRWA e OHCHR rilasciata giovedì, ha invitato Israele a porre fine alla detenzione amministrativa di un minorenne palestinese gravemente malato.

“Il governo di Israele ha prolungato la detenzione di Amal Nakhleh fino al 18 maggio 2022 senza accusa né processo. Amal, 17 anni, dal momento dell’arresto è stato posto in detenzione amministrativa da più di un anno”, si legge nella nota.

“Né Amal, né i suoi avvocati né la sua famiglia sono stati informati dei motivi del suo arresto e della sua detenzione. Amal soffre di una grave malattia autoimmune che richiede cure mediche e monitoraggio continui”.

La dichiarazione chiede il rilascio immediato e incondizionato di Amal dalla detenzione, in linea con il diritto internazionale.

“Secondo la Convenzione sui diritti dell’infanzia, di cui Israele è firmatario: ‘La detenzione dei bambini è l’ultima risorsa… Ogni bambino privato della sua libertà ha il diritto di accedere immediatamente a servizi legali appropriati e a assistenza di altro genere, nonché il diritto di impugnare la legalità della privazione della propria libertà dinanzi a un tribunale o altra autorità competente, indipendente e imparziale, e a una pronta decisione su tale azione.

Quello di Amal è uno dei casi in cui un minorenne palestinese è detenuto senza accusa né processo. Non si tratta, tuttavia, di un caso isolato. Attualmente, almeno altri tre palestinesi, con meno di 18 anni al momento dell’arresto, sono in detenzione amministrativa.

“Facciamo eco agli appelli del Segretario generale delle Nazioni Unite che nel suo Rapporto sui bambini e i conflitti armati, ogni anno, dal 2015, ha esortato Israele a porre fine alla detenzione amministrativa dei bambini. Questa pratica priva i bambini della loro libertà e deve cessare immediatamente”, conclude il comunicato.