Centinaia di cittadini sono scesi in strada, venerdì, tentando di raggiungere la postazione demolita di Pearl Square, dopo aver preso parte a un servizio funebre svoltosi a Jadhafs, nei sobborghi di Manama, per commemorare un giovane attivista anti-regime morto in carcere, Mohammed Ali Ahmed Mushaima, di 24 anni.
Mushaima era ricoverato in ospedale da agosto, a seguito di un’anemia contratta in carcere e delle torture, ed è morto martedì.
Il giovane era in carcere dal marzo del 2011, con una condanna a sette anni a causa della sua partecipazione alla rivolta anti-governativa. Era uno delle centinaia di oppositori imprigionati dal tirannico regime imparentato con la casa reale saudita.
Venerdì, i manifestanti hanno gridato slogan anti-governativi e chiesto la fine della dinastia degli al-Khalifa: “Il popolo vuole la caduta del regime”, “Basta con Hamad” (re Hamad, ndr).
Testimoni locali hanno affermato che le forze di sicurezza, pesantemente dislocate sulle strade e nella piazza, hanno usato lacrimogeni, idranti, bombe acustiche e pallettoni di piombo (buckshot) per disperdere la folla.