Mani brasiliane conservano la letteratura palestinese

(Foto: la direttrice della casa editrice brasiliana Tabla, Laura di Pietro).

MEMO. Di Eman Abusidu. I libri possono portarti in mondi diversi e le avventure che contengono possono assumere un’altra dimensione quando si legge in lingue diverse. Nuove esperienze invitano a leggere qualcosa in una lingua molto diversa dall’originale.

Questo è ciò che si propone di offrire la casa editrice brasiliana Tabla, che pubblica libri sulle culture del Medio Oriente, in particolare sulla Palestina, e sui loro echi in tutto il mondo.

“Il nostro desiderio è presentare e rappresentare queste culture in modo autentico”, ha spiegato la direttrice di Tabla, Laura di Pietro. “Il nostro obiettivo è evidenziare modalità e mezzi per i contatti, i viaggi e la costruzione di ponti culturali”.

Laura mi ha detto che c’è molto interesse per la letteratura palestinese in Brasile, motivo per cui ritiene importanti le traduzioni in portoghese. I libri di Ghassan Kanafani, ad esempio, hanno un pubblico entusiasta nel paese sudamericano.

Anche se il portoghese è pieno di parole arabe, la lingua rappresenta una sfida per la comunità araba in Brasile. Avendo imparato il portoghese, molti perdono la capacità di usare la propria lingua madre. Pertanto la traduzione di opere letterarie è di enorme importanza per gli arabi brasiliani poiché li mantiene in contatto con “il loro paese d’origine”.

Inoltre aiuta a modellare la loro comprensione del mondo che li circonda. Leggere opere contemporanee fornisce spunti affascinanti su altre culture e paesi in un mondo frenetico pieno di incomprensioni e confusione.

“Le traduzioni internazionali consolidate accrescono la capacità di costruire ponti tra Oriente e Occidente e di estendere la comunicazione culturale e umana tra culture diverse”, ha affermato di Pietro.

Una delle ultime pubblicazioni di Tabla è il libro palestinese Gaza, Land of Poetry, un’antologia di 42 poesie di 17 giovani poeti nati a Gaza. La loro poesia rivela un volto del territorio assediato che non siamo abituati a vedere dopo 15 anni di dura e dolorosa realtà di vita sotto assedio.

Numerosi professori di poesia e lingua araba in Brasile hanno contribuito alla traduzione del libro, come Michel Sleiman, professore di lingua e letteratura araba all’Università di San Paolo, e Safa Jubran, professoressa universitaria e traduttrice. Hanno guidato la traduzione del libro insieme agli studenti e agli ex studenti dei corsi universitari e post-laurea in Lingua e Letteratura Araba presso l’USP.

“Questo è più di un semplice libro”, ha detto di Pietro. “È un progetto collettivo per evidenziare il ricco patrimonio culturale e letterario di Gaza. È un libro molto raro, pieno di metafore che testimoniano la vita nonostante le guerre”. I suoi scrittori, aggiunge, sono nati nella realtà dell’esilio nella propria terra, tra un mare senza via d’uscita e due confini ostili. “Tuttavia, i poeti si aggrappano alla vita con speranza.” Le royalties derivanti dalla vendita del libro, ha detto, andranno a Gaza attraverso il Tamer Institute for Community Education.

Kanafani inizia il suo libro La piccola medusa con queste parole: “Per mantenere la mia promessa, ho deciso di scriverti la storia di una piccola medusa, che crescerà man mano che cresci”. Una traduzione portoghese è stata pubblicata da Tabla e lanciata l’8 luglio in concomitanza con il cinquantesimo anniversario del suo assassinio.

Secondo di Pietro, il libro è stato prodotto come omaggio a Kanafani che rimane una voce potente del popolo palestinese e della sua lotta. “La sua straordinaria scrittura è diretta, semplice e breve. Leggere il lavoro di Kanafani è fonte di ispirazione; diventa parte di te. Era un grande scrittore e una voce che non sarà mai messa a tacere”. La traduzione di altri quattro romanzi è in cantiere.

La traduzione della letteratura è un’arte molto creativa che richiede competenze particolari per trovare un equilibrio tra il senso dell’opera originale e la creazione di qualcosa di unico e distintivo che evochi gli stessi sentimenti e risposte dell’originale. Tabla ha sfruttato tutte le competenze e gli strumenti a sua disposizione per preservare la letteratura palestinese e presentarla al più vasto pubblico possibile in Brasile, in una lingua comprensibile alla gente.

“Ciò è necessario per confutare le narrazioni negative e distorte sul popolo palestinese”, ha aggiunto Laura di Pietro, “arricchendo allo stesso tempo il canone letterario brasiliano”.

Traduzione per InfoPal di Stefano Di Felice