Medici Senza Frontiere: Israele è responsabile per gli attacchi di novembre al convoglio umanitario

Gaza – MEMO. “Tutti gli elementi” indicano che l’esercito israeliano è responsabile di un attacco contro un convoglio di evacuazione nella Striscia di Gaza, il mese scorso, secondo quanto affermato da Medici Senza Frontiere (MSF) e riferito dall’Agenzia Anadolu.

In una dichiarazione rilasciata nella tarda serata di venerdì, l’organizzazione umanitaria con sede in Francia ha fatto notare che il suo convoglio di evacuazione è stato attaccato a Gaza il 18 novembre, con due membri del suo staff uccisi in “quello che è apparso immediatamente come un attacco deliberato contro auto dei MSF chiaramente identificate”.

“A distanza di due settimane, dopo aver raccolto le testimonianze del personale MSF presente quel giorno nel convoglio, MSF ritiene che tutti gli elementi indichino la responsabilità dell’esercito israeliano per questo attacco”, si legge nella dichiarazione.

Condannando l’attacco “con la massima fermezza”, il gruppo ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime.

MSF ha dichiarato di aver richiesto alle autorità israeliane una spiegazione formale per l’attacco e ha chiesto un’indagine indipendente.

Il convoglio di cinque auto, “tutte chiaramente identificate dal logo MSF”, era diretto verso il sud di Gaza per raggiungere un’area più sicura, ha aggiunto la dichiarazione.

Ha anche ricordato che MSF ha subito due attacchi distinti a Gaza: il 20 novembre, quando sono stati sparati colpi contro le sue strutture, ed il 24 novembre, quando uno dei suoi veicoli è stato distrutto.

Nella sua dichiarazione, MSF ha anche condiviso testimonianze sugli attacchi.

L’esercito israeliano ha ripreso a bombardare la Striscia di Gaza all’inizio di venerdì, dopo aver dichiarato la fine della pausa umanitaria di una settimana con il gruppo di resistenza palestinese Hamas.

Almeno 178 palestinesi sono stati uccisi e 589 feriti venerdì negli attacchi aerei israeliani, secondo il ministero della Salute di Gaza.

La pausa umanitaria è iniziata il 24 novembre come parte di un accordo tra Israele e Hamas per fermare temporaneamente i combattimenti e consentire lo scambio di ostaggi e la consegna degli aiuti.

Più di 15 mila palestinesi, per lo più bambini e donne, sono stati uccisi negli attacchi israeliani dal 7 ottobre a seguito di un attacco transfrontaliero di Hamas.

Secondo le stime ufficiali, sono stati uccisi anche circa 1.200 israeliani.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.