Mesha’al: Hamas non ha commesso alcun errore per cui scusarsi

Khaled MeshaalDoha-Quds Press. Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Mesha’al, ha assicurato che la posizione della leadership del suo movimento è più unita che mai, aggiungendo che Hamas non ha commesso alcun errore per il quale scusarsi.

Durante un discorso tenuto la scorsa settimana in Qatar, in occasione del Festival organizzato dal sito web palestinese, Hawiya (Identità), e dall’Associazione Giovani per Gerusalemme, Mesha’al ha ribadito la posizione del suo movimento, affermando che esso si oppone a qualsiasi divisione su base settaria o comunitaria, ed è contro lo spargimento di sangue e le aggressioni straniere. Ha quindi osservato che Hamas sostiene i diritti dei popoli e ritiene che i governanti debbano esaudire le loro richieste senza ricorrere alle armi e alla repressione.

Hamas si è schierato con i popoli e con il loro diritto alla libertà, la dignità, la democrazia e la lotta contro la corruzione e la tirannia. Hamas si è schierato con i valori, con l’etica e gli ideali. Ciò ci rende onore e non ci impone di chiedere delle scuse”, ha dichiarato, riferendosi all’affermazione del portavoce di Fatah, in cui chiedeva a Hamas di scusarsi ufficialmente per le posizioni assunte ultimamente.

Egli ha quindi ribadito che il suo movimento non ha commesso alcun errore né si è pentito.”Non c’è dubbio che ci troviamo in una fase difficile, non solo Hamas, ma molti paesi importanti della regione stanno attraversando una fase di difficoltà. Tutti devono affrontare delle sfide. Per noi è un onore essere paragonati ai paesi importanti”, ha dichiarato.

Commentando l’assedio e le restrizioni imposte sulla Striscia di Gaza, Mesha’al ha affermato: “Non vi è dubbio che la situazione di Gaza degli ultimi mesi preoccupi tutti noi. Sembra che Gaza debba pagare il prezzo degli errori commessi dagli altri. Gli sviluppi in atto nella regione, soprattutto in Egitto, indicano che Gaza è destinata a diventare un capro espiatorio. Qualcuno spinge per far scoppiare una rivolta a Gaza”.

Ha aggiunto: “Abbiamo vissuto dei mesi è difficili e, tuttora, siamo in ansia, ma la nostra fiducia in Dio è immensa. I nostri fratelli a Gaza sono degli eroi e, dunque, vi assicuriamo che essi stanno bene, nonostante la loro sofferenza. Gaza è abituata a convivere con il disagio”.

Egli ha ribadito che la Striscia di Gaza e Hamas non hanno interferito negli affari interni dell’Egitto, né al Cairo né nel Sinai, aggiungendo che si tratta di macchinazioni messe in atto contro Gaza da coloro che vi cospirano contro da sempre, senza alcun esito”.

Ha aggiunto che la chiusura dei valichi di frontiera e la distruzione dei tunnel sotterranei hanno inasprito la sofferenza del popolo palestinese. “Tuttavia, vi assicuro che ho contattato i nostri fratelli a Gaza in occasione di Eid al-Adha, e mi hanno rassicurato, riferendomi che la loro vita prosegue in modo ordinario nonostante le difficili condizioni. Dal canto nostro, noi dalla leadership di Hamas non abbiamo risparmiato alcuno sforzo per alleviare la sofferenza del nostro popolo a Gaza e prepararci al peggio”.

Masha’al ha sottolineato che la battaglia per al-Aqsa è il simbolo della lotta contro l’occupazione. Ha quindi esortato il popolo palestinese e la nazione araba e islamica a non distogliere la propria attenzione da Gerusalemme e da al-Aqsa.

Infine, Mesha’al ha affermato che anche la Cisgiordania è in procinto di ribellarsi e riprendere la via della resistenza contro le ingiustizie subite dall’occupazione.