Ministero della Salute: “116 operatori sanitari uccisi dall’aggressione israeliana”

Gaza. Il ministero della Salute ha denunciato l’uccisione di 116 membri del personale medico a seguito del massacro in corso da parte di Israele sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre, che ha provocato 8.306 moeri, tra cui 3.457 bambini e 2.136 donne, oltre a 21.048 feriti.

Il portavoce del ministero della Salute, Ashraf al-Qudra, ha confermato in una conferenza stampa, svoltasi domenica sera, che il numero dei morti del settore medico è salito a 116, oltre alla distruzione di 25 ambulanze e al danneggiamento di 57 strutture sanitarie nel corso dei continui bombardamenti israeliani.

Dall’inizio dell’aggressione, le forze di occupazione i sraeliane (IOF) hanno ripetutamente preso di mira le ambulanze, l’ospedale Al-Mu’amadani e l’ospedale Indonesiano, causando la morte di diversi equipaggi medici e il ferimento di altri, oltre a centinaia di civili.

Le IOF hanno anche colpito le case di molti medici e operatori sanitari, commettendo crimini efferati senza precedenti, ha aggiunto.

Nel frattempo, il portavoce ha affermato che Israele ha commesso 56 massacri nelle ultime ore, causando la morte di 302 persone, la maggior parte delle quali erano state sfollate dalle loro case.

Ha sottolineato che il numero dei morti a Gaza è salito 8.306, tra cui 3.457 bambini e 2.136 donne, oltre a 21.048 feriti.

Ha rivelato che non ci sono stati nuovi sviluppi per quanto riguarda gli aiuti medici agli ospedali.

Il portavoce ha avvertito della rapida diffusione di epidemie tra i cittadini sfollati a causa della scarsità d’acqua e della mancanza di igiene personale.

(Fonti: PIC e Quds Press).

Traduzione per InfoPal di L.P.