Ministro degli Esteri dell’ANP: il mondo dovrebbe impedire il ritorno israeliano nelle colonie cisgiordane evacuate

Ramallah – WAFA. Martedì, il ministero degli Affari esteri e degli espatriati ha condannato l’approvazione, in prima lettura da parte del Parlamento israeliano, la Knesset, di un progetto di legge che prevede l’annullamento della cosiddetta “Legge sul disimpegno” che consentirebbe agli israeliani di tornare nelle colonie evacuate nel 2005 nel nord della Cisgiordania, invitando il mondo a fare pressione su Israele per impedirne la promulgazione.

“Procedere con i passi per la promulgazione di questa legge è un pericoloso aggravamento del conflitto e un indebolimento degli sforzi compiuti per ridurre la tensione e raggiungere la calma”, ha dichiarato in un comunicato.

Il ministero degli Esteri ha invitato la comunità internazionale e l’amministrazione statunitense a esercitare una reale pressione sul governo israeliano per fermare tale processo, sottolineando che la continua impunità di Israele lo spinge a intensificare i suoi passi e le sue misure unilaterali illegali, che possono portare a un’esplosione del conflitto.

La Knesset ha approvato lunedì sera in prima lettura, con 40 voti favorevoli e 17 contrari, l’emendamento alla legge sul disimpegno, che prevede la possibilità del ritorno dei coloni nelle aree della Cisgiordania settentrionale evacuate nel 2005. L’obiettivo di questa proposta è di permettere ai coloni di rimanere nell’ex-avamposto coloniale di Homesh, sgomberato durante il periodo del disimpegno.

La proposta non si applicherà al territorio della Striscia di Gaza, anch’esso evacuato nel 2005.