Memo. Il ministro israeliano per la Pubblica Sicurezza, Yitzhak Aharonovitch, ha annunciato mercoledì che i visitatori del complesso della moschea al-Aqsa a Gerusalemme saranno presto “analizzati da un sistema di controllo di riconoscimento facciale in grado di individuare i volti della folla”.
Il rapporto di Haaretz, citando i commenti del ministro su Channel 1 News, rileva anche la promessa di rimettere i metal detector nel complesso.
Il sito israeliano di notizie web Walla ha inoltre riferito che il ministero della Pubblica Sicurezza ha stanziato 4 milioni di shekel (poco più di 1 milione di dollari) per realizzare il nuovo piano.
Aharonovitch ha anche detto che, in determinate circostanze, impedirà ai deputati della Knesset di visitare il complesso, in caso di “necessità operativa” o se ciò può “creare disordini”.
Il ministro si è unito al coro di quelli che sollecitano misure punitive contro i Palestinesi di Gerusalemme Est, dicendo che chi è coinvolto in proteste e disordini potrebbe venire privato del diritto di residenza in città. “Questo annulla qualsiasi beneficio che essi o le loro famiglie ricevono dall’assicurazione nazionale. Possono spostarsi in Giudea e Samaria [Cisgiordania]”.
Traduzione di Edy Meroli