Mishaal alla House of Commons britannica: la resistenza è un mezzo e non un fine.


Londra. Mercoledì sera, Khaled Misha‘al, capo dell’Ufficio politico di Hamas, ha parlato tramite videoconferenza ad alcuni membri della Camera dei Comuni britannica, ribadendo che l”’unica via per la pace in Medio Oriente è porre fine all’occupazione israeliana e permettere al popolo palestinese di esercitare il proprio diritto di auto-determinazione”.

Misha‘al ha poi spiegato al pubblico che la resistenza è un mezzo e non un fine, e che, se Hamas potesse trovare una strategia di lotta diversa per risolvere il problema dell’occupazione israeliana, l’adotterebbe. Questo perché, ha aggiunto, il suo è un movimento di liberazione nazionale, che cerca solo di sbarazzarsi della potenza occupante e restituire ai palestinesi l’autonomia politica e giuridica.

Il leader di Hamas ha anche sottolineato che Israele non riuscirà mai a sconfiggere il suo popolo, nonostante sia in possesso di massicce forze militari, e che i suoi numerosi tentativi di risolvere la questione con le armi sono infatti andati incontro al fallimento.

Misha‘al ha poi ricordato che l’Europa è un attore importante nella regione e possiede un’esperienza che altri non hanno: per questo il suo movimento si aspetta che gli europei assumano un atteggiamento positivo nei confronti della causa palestinese.

La videoconferenza, organizzata dal deputato Clare Short – ex ministro del governo laburista di Tony Blair – , ha conosciuto alcuni problemi tecnici, che hanno impedito al politico palestinese di comunicare correttamente con i parlamentari britannici.

Al-Halayka: la videoconferenza è stata una svolta

La parlamentare palestinese Samira al-Halayka ha evidenziato come l’invito rivolto a Misha‘al dalla Camera dei Comuni sia “indice del fatto che il mondo occidentale sta cominciando ad opporsi all’egemonia israeliana nel decision-making internazionale”.

La al-Halayka, in una dichiarazione fatta mercoledì, ha infatti spiegato che permettere al dirigente di Hamas di tenere un discorso nonostante le pressioni sioniste dimostra come il mondo abbia iniziato a vedere la realtà delle distruzioni di massa e della guerra ai danni dei Palestinesi.

Il deputato britannico ha quindi apprezzato la decisione di mandare in onda la videoconferenza – che è emersa da una serie d’incontri tra membri della Camera dei Comuni e leader palestinesi a Gaza e a Damasco – , così come ha lodato il coordinamento dell’evento gestito da Short. Ha poi esortato i parlamenti degli altri stati a seguire l’esempio britannico, e a rimanere al fianco del popolo oppresso.

Rivolgendosi alla sua Camera, la al-Halayka ha invece chiesto di sollevare la questione dei 45 parlamentari palestinesi tuttora rinchiusi nelle prigioni dell’occupazione israeliana e di fare pressioni su Israele per ottenerne il rilascio.

 

 

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