Municipalità di Beit Lahiya: l’occupazione è responsabile dell’inquinamento dell’acqua marina nel nord di Gaza

Gaza-Quds Press. Alaa al-Attar, sindaco di Beit Lahiya, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, ritiene le autorità dell’occupazione responsabili dell’inquinamento marino nel nord della Striscia di Gaza, causato dal versamento di acque di scarico, dette anche acque reflue, nella relativa fascia costiera.

Martedì Al-Attar ha dichiarato a Quds Press: “C’è un’enorme pompa che elimina le acque reflue dell’impianto di raffinazione a ovest di Beit Lahiya. È rimasta fuori uso per una settimana, a causa della mancanza di pezzi di ricambio, perché l’occupazione si rifiuta da sette anni di far entrare a Gaza questo tipo di materiale”. E ha aggiunto: “Dopo che il sistema di pompaggio si è guastato, per una settimana abbiamo dovuto pompare i liquami nel mare, il che ha causato l’inquinamento dell’acqua marina e di alcune spiagge di Ashkelon, a sud della Palestina occupata nel 1948.

“Con un tale guasto all’impianto di raffinazione a Gaza abbiamo vissuto un grave pericolo per la sicurezza e la salute, ma nessuno ci ha considerati. Solo dopo che l’inquinamento ha raggiunto le coste di Ashkelon, le autorità dell’occupazione hanno lanciato un appello alle istituzioni internazionali per consentire l’ingresso di attrezzature utili delle quali da anni vietavano l’importazione. Tutto ciò solo per salvare la loro stagione turistica”.

Al-Attar ha sottolineato che le istituzioni internazionali, guidate dalla Croce Rossa, sono intervenute e hanno riparato temporaneamente l’impianto. È stato messo di nuovo in funzione, e hanno dichiarato che termineranno completamente la riparazione entro un mese.

Ha sottolineato che se non sarà gestita in maniera ottimale, la pompa potrebbe esplodere in qualsiasi momento e il problema potrebbe ripresentarsi.

Il sindaco di Beit Lahiya si è rivolto alle istituzioni internazionali per fare pressione sull’occupazione affinché faccia entrare tutte le attrezzature necessarie per la pompa, compreso un serbatoio anti-shock.

Infine, il quotidiano ebraico Yediot Aharonot lunedì ha riferito che nelle ultime due settimane oltre 100.000 metri cubi di liquami sono fluiti dalla Striscia di Gaza nel Mediterraneo, a causa di un malfunzionamento dell’impianto di pompaggio di Beit Lahiya, causando un inquinamento marino tale da far chiudere Zkim Beach presso Ashkelon fino a nuovo avviso.

Le autorità dell’occupazione hanno imposto un pesante embargo alla Striscia di Gaza dal 2006, impedendo l’ingresso di attrezzature e materie prime necessarie per i palestinesi.

Traduzione per InfoPal di G.B.