Nel 2023, Israele ha arrestato più di 5200 palestinesi

Nel 2023, Israele ha arrestato più di 5200 palestinesi

Tel Aviv. Il Club dei Prigionieri ha dichiarato che il numero totale di arresti documentati dall’inizio di quest’anno ammonta a più di 5.200, dei quali oltre 500 a Jenin e nel suo campo profughi, soggetti a continue aggressioni.

In un comunicato stampa rilasciato mercoledì, il Club dei prigionieri ha dichiarato che il tasso più alto di arresti è avvenuto ad aprile 2023, con più di 900, mentre il più alto a Jenin è stato nel mese di luglio, quando le forze di occupazione hanno condotto campagne di sequestri di massa nella città e nel campo profughi, per un totale di 151 casi.

Ha sottolineato che le forze di occupazione hanno usato tutti i tipi di armi e politiche sistematiche per abusare dei detenuti e delle loro famiglie, oltre alle esecuzioni extragiudiziali durante le operazioni di arresto e al crescente numero di detenuti feriti.

Il Club dei prigionieri ha sottolineato che i gruppi maggiormente presi di mira sono le famiglie dei prigionieri e dei martiri, poiché l’occupazione continua a portare avanti contro di loro il crimine della punizione collettiva. Ad oggi esso costituisce il più grave crimine accertato a livello di diritto internazionale, ed è usato su larga scala, e può estendersi al livello di una cittadina, di un campo profughi o di una città.

Ha sottolineato che gli apparati militari israeliani hanno anche intensificato in modo significativo le operazioni di danneggiamento all’interno delle case dei detenuti e delle loro famiglie, e che esse si sono estese a livello dei campi, come è accaduto a Jenin e a Tulkarm. Secondo le testimonianze delle famiglie, le perdite materiali nelle abitazioni sono molto elevate, poiché le forze israeliane effettuano deliberatamente massicce operazioni di distruzione, come rappresaglia, e ciò rientra nel contesto del “crimine di punizione collettiva”.

Il numero di prigionieri rinchiusi nelle carceri israeliane è di circa 5.200, tra i quali 37 donne e circa 170 minorenni, e 1.264 amministrativi, tra cui 20 minorenni e quattro donne – Raghad al-Fanni, Samah Awad, Hanan al-Barghouti e Fatima Abu Shalal.

(Fonte: Alquds.com).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.