Netanyahu: “Non sarà permesso l’ingresso di carburante a Gaza”

Tel Aviv. Giovedì, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rifiutato di autorizzare la fornitura di carburante nella Striscia di Gaza, poco dopo che il comandante dell’esercito aveva dichiarato che il carburante destinato agli ospedali sarebbe potuto entrare, come riporta l’agenzia Anadolu.

“Netanyahu non ha approvato l’ingresso di carburante a Gaza”, ha dichiarato il suo ufficio in un comunicato.

Giovedì, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Herzi Halevi, aveva dichiarato che Israele avrebbe permesso l’ingresso di carburante a Gaza attraverso il valico di Rafah con l’Egitto, nel caso in cui Tel Aviv avesse stabilito che gli ospedali avessero esaurito il carburante.

“Non abbiamo fatto entrare il carburante fino a questo momento. Controlliamo ogni giorno la situazione nella Striscia”, ha dichiarato ai giornalisti.

“Per più di una settimana ci hanno detto che il carburante negli ospedali sarebbe finito, ma non è successo. Vedremo quando arriverà il giorno. Il carburante sarà trasferito, con una supervisione, agli ospedali, e faremo di tutto per garantire che non raggiunga le infrastrutture di Hamas e non serva agli scopi bellici [di Hamas]”, ha aggiunto.

Le organizzazioni internazionali hanno avvertito che gli ospedali di Gaza stanno per interrompere le operazioni a causa del blocco israeliano e della mancanza di carburante.

Questa settimana, l’esercito israeliano ha intensificato gli attacchi aerei e di terra contro la Striscia di Gaza, che è stata sottoposta a incessanti bombardamenti aerei da un attacco transfrontaliero di Hamas il 7 ottobre.

Quasi 10.600 persone sono state uccise nel conflitto, tra cui 9.061 palestinesi e più di 1.538 israeliani.

Oltre al gran numero di vittime e di sfollati, i rifornimenti di base si stanno esaurendo per i 2,3 milioni di residenti a Gaza, a causa della mancanza di cibo.

(Fonte: MEMO).

Traduzione per InfoPal di L.P.