InfopalBetlemme-Ma’an. Il giornale statunitense New York Times ha rivelato che il ricorso alla strategia adottata in Kosovo, dalle forze della NATO, sarebbe una delle opzioni che l’amministrazione Usa starebbe valutando per reagire all’impiego delle armi chimiche da parte del regime siriano.
Il giornale ha riferito che “a determinare tale mossa ci sarebbe la convinzione di Washington che la Russia porrebbe sicuramente il veto, al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, contro qualsiasi risoluzione che preveda il ricorso alla forza in Siria”.
Il giornale ha aggiunto che i funzionari del governo statunitense starebbero valutando anche le probabili conseguenze di un’eventuale operazione militare condotta dagli Usa in Siria, compresa l’eventualità che si verifichi uno stato di instabilità in Libano, oltre all’aumento del numero dei profughi in fuga dalla Siria verso la Giordania, Turchia ed Egitto.
Nel 1999, l’allora presidente Usa, Bill Clinton, pur non avendo l’approvazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, decise di lanciare un’intensa offensiva aerea in Kosovo, dopo una risoluzione in tal senso adottata dalla NATO, che ha giustificato la mossa con la necessità di proteggere i civili disarmati.