OCHA: 11mila ordini di demolizione israeliani “eccezionali” nell’Area C

377559876Gerusalemme occupata – PIC. L’Ufficio dell’ONU per gli Affari umanitari (OCHA) ha messo in guardia, nel suo nuovo rapporto intitolato “Sotto minaccia: Ordini di demolizione nell’Area C della Cisgiordania”, circa l’escalation della politica di demolizione di Israele in Cisgiordania.

Secondo il rapporto, i dati ufficiali rilasciati dalle autorità israeliane indicano che oltre 11mila ordini di demolizione – che colpiranno circa 13mila strutture palestinesi, fra cui le case – sono in attesa d’attuazione nell’Area C della Cisgiordania.

“Questi ordini aumentano la vulnerabilità di migliaia di povere famiglie palestinesi, alcune delle quali si trovano a imminente rischio di sfratto. Israele mantiene il controllo diretto sull’Area C, che comprende oltre il 60% della Cisgiordania ed è abitata da circa 300mila palestinesi. A causa della mancanza di un’adeguata pianificazione e dell’assegnazione discriminatoria del suolo pubblico, è quasi impossibile per i palestinesi ottenere i permessi di costruzione nella maggior parte dell’area C”.

Ci sono 532 aree residenziali palestinesi, molte delle quali situate interamente nell’Area C; ma in altri casi le aree sono parte di comunità più grandi, situate anche nell’Area A o B.

Secondo l’Ufficio centrale di statistica israeliano, ci sono anche circa 356mila israeliani che risiedono in 135 insediamenti in un centinaio di avamposti nell’area C; entrambi contravvengono alla legge internazionale, ma gli avamposti sono considerati illegali persino dalla legge israeliana.

Il regime di pianificazione e zonizzazione applicato dalle autorità israeliane, inclusi i modi in cui il suolo pubblico viene assegnato, rendono virtualmente impossibile per palestinesi ottenere i permessi di costruzione nella maggior parte dell’Area C. Anche le strutture residenziali e di sostentamento più basiche, come una tenda o un recinto, richiedono un permesso di costruzione.

Il rapporto ha avvertito che questa situazione impedisce lo sviluppo adeguato di infrastrutture, alloggi e mezzi di sussistenza fra le comunità palestinesi dell’Area C e ha conseguenze significative per l’intera popolazione della Cisgiordania.

Le strutture costruite senza permessi sono colpite regolarmente da ordini di demolizione. Nonostante solo una minoranza degli ordini emessi vengano eseguiti, questi non scadono e lasciano la famiglia in uno stato di continua incertezza e minaccia. Il rapporto ha concluso che, dove gli ordini sono stati eseguiti, hanno provocato lo sfratto e la distruzione dei mezzi di sostentamento, il radicamento della povertà e l’aumento della dipendenza dagli aiuti.