OCHA: Israele ha demolito 21 strutture palestinesi in due settimane

Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha affermato che le autorità israeliane hanno demolito o sequestrato 21 strutture palestinesi, case comprese, nelle ultime due settimane nei Territori occupati della Cisgiordania e di Gerusalemme.

Nel suo recente rapporto bisettimanale sulle violazioni israeliane, l’OCHA ha spiegato che le demolizione sono state eseguite nel periodo dal 22 marzo al 4 aprile 2022, con il pretesto che i proprietari non avevano i permessi di costruzione rilasciati da Israele.

Non sono stati segnalati sfollamenti, ma i mezzi di sussistenza di circa 115 persone, inclusi 44 minorenni, sono stati colpiti dalle demolizioni, secondo quanto affermato dal rapporto.

Secondo quanto riferito, la maggior parte delle strutture sono state demolite in un colpo solo nella città di Tulkarem. Altre due si trovavano nella comunità di pastori di Ras at-Tin (Ramallah), che era già stata dichiarata dall’esercito israeliano come “zona di tiro” per l’addestramento militare. Le restanti sei strutture sono state rase al suolo nelle province di Gerusalemme, Gerico, al-Khalil (Hebron) e Betlemme.

Durante queste due settimane, l’OCHA ha affermato che 441 palestinesi, inclusi 84 bambini, sono stati feriti dalle forze israeliane in tutta la Cisgiordania, più del doppio rispetto al precedente periodo di riferimento.

Dall’inizio del Ramadan, il 2 aprile, le forze israeliane hanno intensificato la loro presenza dentro ed intorno alla Città Vecchia di Gerusalemme, anche fuori dalla Porta di Damasco (Bab al-Amud), dove i palestinesi si radunano dopo aver rotto il loro digiuno, secondo quanto sottolineato dall’OCHA nel suo rapporto.

Coloni hanno ferito cinque palestinesi e danneggiato proprietà palestinesi in 35 incidenti, il che rappresenta un aumento del 75% degli attacchi dei coloni rispetto al precedente periodo di riferimento.

Nella Gaza assediata, in almeno 27 occasioni, le forze israeliane hanno aperto il fuoco vicino alla recinzione perimetrale di Israele o al largo della costa, presumibilmente per imporre le restrizioni di accesso. Sebbene nessuno sia rimasto ferito, agricoltori e pescatori sono stati costretti a lasciare le loro aree di lavoro, osserva il rapporto.

(Foto: PIC).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.