ONG: le aziende che depredano le risorse idriche in Cisgiordania stanno violando il diritto internazionale

MEMO. Diverse società complici della distruzione e del saccheggio delle risorse idriche nella Palestina occupata sono state avvertite che stanno violando il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione e il diritto internazionale.

Al-Haq, una ONG palestinese, ha richiamato l’attenzione su diverse società tra cui la compagnia idrica nazionale israeliana, Mekorot, la Hagihon Company, il TAHAL Group International B.V, le Hyundai Heavy Industries, il Caterpillar, il gigante manifatturiero JCB e il gruppo Volvo.

Secondo l’agenzia di stampa Wafa, le corporazioni consentono l’appropriazione idrica da parte di Israele sostenendo il continuo esproprio dell’accesso all’acqua già limitato alle comunità palestinesi.

Un esempio include la compagnia idrica nazionale israeliana, Mekorot, che usa l’acqua rubata per aumentare la fornitura agli insediamenti israeliani illegali, che hanno una forte domanda. Non fa lo stesso per le comunità palestinesi e le città nella Cisgiordania occupata. In effetti, discrimina sistematicamente e nega l’acqua alla popolazione palestinese, ha affermato il gruppo per i diritti umani.

In una lettera indirizzata alle compagnie, Al-Haq ha scritto: “Sottraendo illegalmente grandi quantità di acqua dai palestinesi, le azioni di Mekorot possono equivalere al crimine di guerra del saccheggio. La perforazione di pozzi illegali da parte di Mekorot, insieme al supporto infrastrutturale di TAHAL, serve gli insediamenti illegali israeliani con una fornitura d’acqua illimitata, limitando allo stesso tempo l’approvvigionamento idrico per le comunità palestinesi nella stessa regione.

“Questo sostiene il trasferimento di una popolazione straniera negli Territori palestinesi occupati, costituendo una violazione dell’articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra. Attraverso queste azioni, Mekorot, e molte altre società, violano palesemente i mezzi di sussistenza dei palestinesi, una violazione dell’articolo 1( 2) del Patto internazionale sui diritti civili e politici e l’articolo 1, paragrafo 2, del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali”.

L’organizzazione per i diritti dei palestinesi ha invitato le multinazionali a porre fine alle loro attività nei Territori occupati e “ad agire con maggiore diligenza per evitare un ulteriore coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani e crimini di guerra”.

Israele occupa la Cisgiordania dal 1967. Le violazioni dei diritti umani contro i palestinesi e le violazioni del diritto internazionale sono all’ordine del giorno.