ONU: L’esecuzione di un ferito palestinese da parte di Israele è raccapricciante e ingiusta

unnamedBetlemme-Ma’an. Un funzionario delle Nazioni Unite venerdì ha condannato con la massima fermezza la brutale “esecuzione extra-giudiziaria” di un ferito palestinese da parte di un soldato israeliano, catturata da una macchina fotografica a Hebron il giorno prima.

Il Coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, Nickolay Mladenov,  ha affermato di aver duramente condannato l’apparente “esecuzione extragiudiziale” del Palestinese, che è stato colpito alla testa a bruciapelo nonostante si trovasse a terra, dove giaceva ferito da diversi minuti, dopo il presunto accoltellamento di un soldato israeliano.

“Questo è stato un atto raccapricciante, immorale e ingiusto che può solo alimentare più violenza e degenerare una situazione già instabile”, ha detto Mladenov.

Ha accolto con favore la condanna dell’esecuzione da parte del ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon, e ha invitato le autorità israeliane a “assicurare rapidamente alla giustizia”, ​​il soldato israeliano responsabile.

Il funzionario delle Nazioni Unite ha continuato: “E’ il momento di fermare la spirale negativa della violenza e iniziare passi positivi verso la fine dell’occupazione e portare la pace attesa da tempo e la sicurezza ai popoli di Israele e Palestina”.

Israele è stato ripetutamente accusato da gruppi per i diritti umani, leader internazionali e funzionari palestinesi di attuare una politica di “esecuzioni extragiudiziarie” contro i Palestinesi da quando un’ondata di disordini ha invaso i Territori Palestinesi Occupati e Israele lo scorso ottobre.

Tuttavia, l’eccezionale filmato dell’incidente di giovedì – ripreso da un membro del personale del gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem – ha raccolto condanne da parte della leadership israeliana e ha portato l’esercito di Israele a incarcerare il soldato responsabile e ad avviare un’indagine.

I residenti palestinesi di Hebron, Abed al-Fattah Yusri al-Sharif e Ramzi Aziz al-Qasrawi, entrambi di 21 anni, sono stati colpiti giovedì dopo un presunto accoltellamento e il lieve ferimento di un soldato israeliano nei pressi di un check-point militare nella Città Vecchia di Hebron.

Al-Qasrawi è stato ucciso sul colpo, mentre il filmato ha mostrato al-Sharif disteso a terra per diversi minuti – che muoveva leggermente la testa, ma che non presentava nessuna minaccia – prima che un soldato israeliano gli si avvicinasse e gli sparasse alla testa.

Il soldato ha dichiarato di aver ucciso al-Sharif per paura che l’uomo bloccato stesse per farsi esplodere, secondo i media israeliani.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato in risposta al comportamento del soldato che non rappresenta i valori dell’esercito israeliano, che a suo dire “si aspetta che i suoi soldati si comportino in modo equilibrato e in conformità con le regole di combattimento”.

Il ministro della Difesa Yaalon da parte sua ha dichiarato: “Anche se siamo costretti a combattere i nostri nemici e a superarli in battaglia, siamo anche obbligati a rispettare la nostra morale. Essere umani”.

Le dichiarazioni giungono nonostante il fatto che entrambi i politici siano stati accusati dai Palestinesi e da gruppi per i diritti umani di istigazione contro i Palestinesi e di sostenere la politica di “sparare per uccidere” i Palestinesi che compiono attentati.

Il membro palestinese della Knesset, Ayman Odeh, ha dichiarato: “Israele è diventato un luogo dove le esecuzioni pubbliche sono effettuate con le acclamazioni della folla, il prezzo della sicurezza e il deterioramento morale viene pagato da entrambi i popoli”.

Il parlamentare ha chiesto che Netanyahu sia giudicato con il soldato responsabile per l’esecuzione di giovedì, insieme ad altri funzionari israeliani responsabili di istigazione contro i Palestinesi.

Traduzione di Edy Meroli