Cisgiordania. Tre palestinesi, tra cui un bambino, sono stati uccisi domenica sera dalle forze di occupazione israeliane (IOF) nella Cisgiordania occupata, portando a 8 il bilancio delle vittime dal mattino.
Il ministero della Salute ha affermato che Mazen Subhi Saleh, 29 anni, e Muhammad Qasim Abu Zar, 17 anni, sono stati uccisi durante un’incursione israeliana nella città di Zawata, a Nablus. Altre otto persone sono rimaste ferite.
Un altro giovane è stato ucciso nel campo profughi di Arroub, a nord di al-Khalil/Hebron.
Il Ministero ha identificato la vittima come Qatada Salama Ghunaimat, 20 anni.
Domenica, cinque palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane, due dei quali a seguito del bombardamento, da parte di un caccia israeliano, contro la moschea di al-Ansar, nel campo profughi di Jenin.
Un’altra vittima è stata trovata sotto le macerie, dopo che la sua famiglia ha informato la Mezzaluna Rossa che si trovava all’interno della moschea quando è avvenuto l’attacco.
L’esercito di occupazione israeliano ha affermato di aver preso di mira una cellula della resistenza all’interno della moschea, che aveva già subito notevoli danni durante un’incursione nel campo, qualche settimana fa.
Un giovane è stato ucciso nella città di Qabatiya, a sud di Jenin, durante uno scontro tra resistenti e soldati di occupazione.
Adnan Bani Odeh, 19 anni, è stato ucciso e altri sei sono rimasti feriti dalle munizioni letali delle IOF durante scontri tra giovani locali nella città di Tamun, a nord-est di Tubas.
Un altro giovane, Malik Sharqawi, 26 anni, è morto per una ferita d’arma da fuoco al cuore e altri tre hanno riportato ferite da proiettile in seguito a un attacco delle IOF nel campo profughi di Askar, a Nablus.
Le forze di occupazione israeliane hanno continuato anche oggi ad arrestare decine di palestinesi nei Territori occupati: oltre 120 persone sarebbero state arrestate, per lo più durante incursioni nelle loro case, portando così il totale dei detenuti, dall’inizio dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, dal 7 ottobre scorso, a 1215.
(Fonti: PIC, Wafa, Quds Press).
Traduzione per InfoPal di L.P.