Pogrom israeliani contro i Palestinesi in Cisgiordania: 1215 arrestati in 17 giorni

Pogrom israeliani contro i Palestinesi in Cisgiordania: 1215 arrestati in 17 giorni

Cisgiordania. Per il diciassettesimo giorno consecutivo, le forze di occupazione (IOF) hanno continuato i loro attacchi e incursioni nelle città, nelle cittadine e nei campi profughi della Cisgiordania, in concomitanza con l’aggressione in corso contro la Striscia di Gaza.

All’alba di lunedì, hanno effettuato incursioni nelle case di capi ed esponenti sindacali, di accademici, attivisti e prigionieri liberati dell’area del movimento Hamas, e ne hanno arrestati a decine dopo averli aggrediti.

L’elenco delle persone arrestate oggi: qui.

Pogrom” contro i Palestinesi in Cisgiordania.

Le IOF hanno scatenato una massiccia campagna di arresti dall’inizio dell’Operazione “Ciclone di Al-Aqsa”, il 7 ottobre, arrestando più di 1215 cittadini palestinesi negli ultimi 17 giorni.

Le città della Cisgiordania sono testimoni quasi quotidiane di incursioni da parte delle IOF, che di solito finiscono con l’arresto e il ferimento di diversi palestinesi, e talvolta con la morte di altri.

L’occupazione sta intensificando i suoi attacchi e crimini in Cisgiordania in concomitanza con la continua aggressione contro la Striscia di Gaza, mentre gli aerei dell’occupazione bombardano case civili e torri residenziali, distruggendole sopra i loro residenti, portando alla morte e al ferimento di migliaia di persone, la maggior parte delle quali bambini e donne.

Oggi, lunedì, le forze di occupazione israeliane hanno continuato ad arrestare decine di palestinesi nei Territori occupati: oltre 120 persone sarebbero state sequestrate, per lo più durante incursioni nelle loro case.

Nel governatorato di al-Khalil/Hebron, nel sud della Cisgiordania, dove ha avuto luogo la maggior parte delle recenti detenzioni, le IOF hanno arrestato 59 persone, tra cui 40 lavoratori della Striscia di Gaza che erano stati cacciati dal loro lavoro in Israele in seguito all’aggressione israeliana a Gaza e portati in Cisgiordania.

Nel governatorato di Ramallah, l’esercito ha arrestato 27 persone, la maggior parte provenienti dal campo profughi di Jalazun, dove l’esercito ha sparato uccidendo due persone e ferendone altre sei durante l’attacco, e dalla cittadina di Beit Rima, tra cui un professore universitario.

A Ariha/Gerico sono state arrestate nove persone, compreso un medico che lavora in ospedale.

Nel governatorato di Betlemme sono state rapite 12 persone provenienti da vari villaggi e campi profughi.

Quattro sono stati arrestati anche nel distretto di Jenin, tre, tutti sulla cinquantina, nell’area di Tulkarem, e sei nella città di Nablus e nelle città e nei villaggi dell’area.

Il totale degli arrestati, dall’inizio dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, dal 7 ottobre scorso, è arrivato a 1215.

L’elenco delle persone arrestate oggi: qui.

(Fonte: Quds Press, Wafa).