Palestinese in sciopero della fame in gravi condizioni

PIC. Il prigioniero palestinese Hisham Abu Hawash è in tragiche condizioni di salute mentre continua lo sciopero della fame da più di quattro mesi. E’ quanto hanno rivelato giovedì fonti per i diritti umani.

L’Autorità per gli affari dei prigionieri e degli ex detenuti ha affermato che Abu Hawwash, che è in sciopero della fame da 122 giorni consecutivi per protestare contro la sua detenzione senza accusa né processo, è in “una condizione tragica”.

Abu Hawash ha iniziato a soffrire di debolezza nelle ossa e nei muscoli, di una forte perdita di peso e dolori acuti su tutto il corpo. E’ incapace di muoversi o di parlare.

Tuttavia, i tribunali israeliani continuano a rifiutare i suoi appelli di rilascio.

All’inizio di questa settimana, un tribunale israeliano ha respinto l’appello presentato per il suo rilascio, nonostante le sue difficili condizioni di salute.

La famiglia di Abu Hawash ha avvertito che il giovane potrebbe morire in qualsiasi momento a causa del prolungato sciopero della fame, chiedendo un’azione urgente per salvargli la vita prima che sia troppo tardi.

Almeno quattro degli altri cinque detenuti in sciopero della fame hanno recentemente concluso le loro proteste dopo aver raggiunto accordi con le autorità israeliane. Dovrebbero essere rilasciati nei prossimi mesi.

Gli scioperi della fame sono comuni tra i prigionieri palestinesi e finora hanno contribuito a ottenere diverse concessioni dalle autorità israeliane.

La natura di questi scioperi varia da individui che protestano contro la detenzione amministrativa a gruppi che chiedono migliori condizioni.

Secondo Addameer, un gruppo palestinese per i diritti dei prigionieri, circa 500 dei 4.600 palestinesi detenuti da Israele sono detenuti in detenzione amministrativa.