Palestinesi feriti durante scontri a Nablus

Nablus. Domenica sera sono scoppiati scontri (*) tra giovani palestinesi e forze di occupazione israeliane (IOF) di stanza a un posto di blocco militare a Jabal Gerizim, a Nablus, nel nord della Cisgiordania.

Fonti locali hanno riferito che giovani hanno bruciato una tenda militare appartenente all’esercito israeliano vicino al posto di blocco militare allestito sulle terre di Jabal Garizim.

A loro volta, i soldati hanno sparato bombe lacrimogene e molti palestinesi hanno sofferto di problemi respiratori a causa del fuoco intensivo.

Su base settimanale, i palestinesi tengono manifestazioni contro gli insediamenti ebraici illegali in diverse parti della Cisgiordania, in particolare nei villaggi di Beita, Beit Dajan e Kafr Qaddoum.

Stime israeliane e palestinesi indicano che ci sono circa 650.000 coloni che vivono in 164 insediamenti e 116 avamposti in Cisgiordania, inclusa la Gerusalemme occupata.

Secondo il diritto internazionale, tutti gli insediamenti ebraici nei Territori palestinesi occupati sono considerati illegali.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.