Parlamentare israeliano della Knesset: I coloni sono “subumani”

MEMO. Venerdì, il membro israeliano della Knesset, Yair Golan, ha definito “subumani” i coloni che vivono nell’insediamento illegale di Homesh in Cisgiordania.

Il viceministro dell’Economia e membro del partito di sinistra Meretz è stato attaccato per aver affermato: “Queste non sono persone, questi sono subumani, sono spregevoli”. “Non dovrebbe esserci nessuno lì”, ha continuato in un’intervista, “quando comandavo le divisioni militari di Giudea e Samaria (cioè la Cisgiordania occupata), non ho permesso a nessuno di stabilirsi lì”.

I coloni di Homesh rischiano lo sfratto. Il terreno su cui hanno costruito le loro case appartiene ai palestinesi del villaggio di Burka, nel nord della Cisgiordania occupata. Golan ha anche criticato i coloni per aver vandalizzato le proprietà palestinesi. “Non si fa menzione del fatto che quelle persone che vengono a stabilirsi lì (a Homesh) attaccano il villaggio (palestinese) di Burka, distruggono le lapidi, compiendo dei veri e propri pogrom. Noi, il popolo ebraico che ha sofferto la piaga dei pogrom nel corso della storia, ora perpetuiamo i pogrom contro altri”.

Tuttavia, a causa delle sue critiche, gli è stato chiesto di dimettersi. Il primo ministro Naftali Bennett ha risposto a Golan dicendo: “Coloro che si stabiliscono in Giudea e Samaria sono i nuovi pionieri di oggi. Non abbiamo preso una terra straniera, abbiamo reclamato la terra dei nostri antenati”.

Golan in seguito si è parzialmente scusato, dicendo che le sue parole sono state “un po’ scorrette” e avrebbe dovuto dire “umili rivoltosi”.