Parlamentare libanese: ora la resistenza detta le proprie regole e non Israele

Beirut-Quds Press. Muhammad Ra’ad, presidente del blocco politico libanese, Lealtà alla Resistenza, ha affermato che “i tempi in cui la resistenza doveva subire le aggressioni sono finiti, ora è lei che detta le proprie regole al nemico”. 

Durante un discorso tenuto nella cittadina libanese di Ansar, e ripreso da alcuni media ufficiali libanesi, Ra’ad ha ridimensionato l’importanza dell’Iron Dome, la batteria per il sistema di guerra israeliano, concepita per intercettare i missili a corto raggio, affermando che i razzi lanciati dalla resistenza palestinese hanno dimostrato la sua inefficacia. Egli ha anche invitato a “superare l’illusione di non poter sconfiggere il nemico che alcuni arroganti cercano di seminare, questo nemico è diventato debole ed incapace, ma per affrontarlo, ci vuole la buona volontà”. 

Ra’ad ha aggiunto: “L’immagine dell’occupazione come potenza militare superiore è stata distrutta nel 2006, dopo la guerra del Libano, ora Israele, che si vede precipitare i razzi palestinesi a Tel Aviv e Gerusalemme, sta implorando la resistenza per ottenere un tregua con essa. Se la resistenza di Gaza, con le sue poche risorse, è riuscita a mettere in ginocchio il nemico sionista, dimostrando la sua impotenza, sarebbe completamente inverosimile immaginare un suo attacco contro il Libano. 

Secondo Ra’ad, “sarà proprio la resistenza palestinese ad imporre le sue condizioni agli israeliani per raggiungere una tregua, condizioni che verranno sicuramente accettate, visto che i missili palestinesi continuano a cadere nel cuore dello Stato ebraico”. 

Muhammad Ra’ad ha dichiarato: “L’evento di oggi è Gaza, i sionisti sono in pessime condizioni, ora che la resistenza conosce bene la via da intraprendere, non scommette più su nessuno e si migliora continuamente preparandosi per ogni eventuale aggressione”. Egli ha aggiunto che solo “i combattenti sanno come è entrato il missile Fajr 5, che ha gettato il panico tra gli israeliani, nella Striscia di Gaza”.