“Partner nel crimine”: coloni e soldati aggrediscono palestinesi in villaggio cisgiordano

MEMO. Coloni israeliani hanno attaccato i palestinesi nel villaggio di Einabus, in Cisgiordania, con l’aiuto dei soldati israeliani, secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla ONG per i diritti umani B’Tselem.

La mattina del 6 marzo, due palestinesi – Ahed Hamad e Yasser Hamad – si sono recati nel villaggio per costruire una strada destinata ad aiutare i residenti ad accedere ai loro terreni agricoli.

Poco dopo aver iniziato a lavorare, circa 30 coloni israeliani, “alcuni dei quali mascherati”, sono arrivati ​​dalla direzione della famigerata colonia Yitzhar, situata a circa quattro chilometri di distanza.

“I coloni hanno circondato il bulldozer e hanno iniziato a lanciargli contro delle pietre, rompendo il parabrezza”, ha dichiarato B’Tselem. “I due uomini hanno cercato di fuggire, ma alcuni dei coloni li hanno inseguiti, lanciando pietre e picchiandoli, finché non sono riusciti a fuggire nel villaggio”.

“I coloni rimasti vicino al bulldozer hanno lanciato contro pietre e bastoni e hanno tagliato le gomme”.

Circa 50 residenti del villaggio sono andati poi a proteggere le loro terre, dopo di che “i coloni sono tornati in numero maggiore, accompagnati da soldati”.

Coloni e residenti palestinesi “si sono lanciati pietre a gli uni contro gli altri”, mentre le forze d’occupazione israeliane “hanno sparato munizioni letali, proiettili di metallo rivestiti di gomma e gas lacrimogeni” contro i palestinesi. Sei di questi sono rimasti feriti, di cui quattro sono stati portati in ospedale.

Secondo B’Tselem: “Questo incidente non è inusuale: i coloni hanno attaccato i palestinesi in presenza di soldati centinaia di volte, ed i soldati, a volte – come nel presente caso – si sono uniti all’aggressione”.

“Israele perdona efficacemente questa condotta e ne trae frutti: i residenti palestinesi, sapendo che dovranno affrontare un eventuale attacco senza protezione in un dato momento, si trattengono dall’andare nei loro terreni agricoli – per coltivare la terra o pascolare greggi – e questo rende più facile per lo stato conquistare la terra”.