È salito a 86 il numero dei malati tra i palestinesi bloccati al confine egiziano: si tratta nella totalità di donne ed anziani, tutti colpiti da malattie croniche.
Yusef al-Farra, uno dei rifugiati, ha detto che è stata preparata una lista dettagliata di 700 casi di persone bisognose di cure, in particolare malati, anziani e palestinesi rimasti privi di denaro, tra cui 33 malati di cuore, 12 che hanno subito unoperazione a cuore aperto, 8 in dialisi o reduci da un trapianto di rene, 25 operati allernia del disco, 8 malati di cancro e 5 nascite, oltre alla morte del neonato Mohammad Aahed Shaban Juha per inadeguatezza di cure mediche.
Al-Farra ha aggiunto inoltre che tra i rifugiati si contano ormai 70 studenti di diversi livelli scolastici, 13 famiglie con i loro figli, 6 gruppi di operatori medici e 13 insegnanti.
Le forze di sicurezza egiziane hanno rafforzato la loro presenza lungo la frontiera tra Egitto e la Striscia di Gaza a seguito del tentativo di migliaia di cittadini palestinesi di entrare in Egitto dopo aver superato il muro di cemento ed essersi raggruppati nella zona di separazione tra il muro ed il filo spinato nella zona di Salah ad-Din, a nord del valico di Rafah.
Le forze di sicurezza egiziane hanno ordinato la chiusura dei negozi ed hanno installato diversi posti di blocco sulla strada che collega le città di Rafah e al-Arish.
Nonostante questo, Ghari Akraman, capo della commissione per gli affari del Medioriente del Congresso americano, ha dichiarato di ritenere che lattività egiziana sulla frontiera rafforzi il movimento di Hamas, aggiungendo che questo fatto per gli Stati Uniti è inaccettabile.
Il giornale di lingua ebraica Haaretz di martedì ha riferito quanto affermato da Akraman, ebreo e membro del Congresso Americano attualmente in visita in Israele, e cioè che ogni mese vengono fatti arrivare illegalmente 20 milioni di dollari per il governo di Hamas nella striscia di Gaza, e che lincapacità egiziana nel controllare le frontiere nelle vicinanze del centro di Filadelfi rafforza Hamas.