‘Perché l’Anp archiviò il caso?’: Haniyah chiede di riesumare la salma di ‘Arafat

‘Perché l’Anp archiviò il caso?’: Haniyah chiede di riesumare la salma di ‘Arafat

Gaza – Speciale InfoPal. Il premier del governo di Gaza, Isma’il Haniyah, ha chiesto di dare credito alle rivelazioni di al-Jazeera circa l’assassinio di Yasser ‘Arafat.

Haniyah ha chiesto di seguire il caso affinché emerga la verità nel rispetto del popolo palestinese. Non sono mancate parole di biasimo verso l’Autorità palestinese (Anp) per non essere riuscita a indagare quando avrebbe dovuto e a perseguire i responsabili.

La regia dell’assassinio. In un discorso a Gaza, il primo ministro palestinese ha detto: “Non può essere omesso un fatto di tale gravità perché esso riconduce alla questione della sicurezza di tutti noi. Qui non facciamo più considerazioni di natura partitica”.

Isma’il Haniyah ha chiesto all’Anp di riesumare la salma di ‘Arafat e avviare le indagini. 

“Noi lo avevamo sostenuto sin dal giorno del suo decesso. Eravamo convinti che l’ex presidente fosse stato assassinato in un’operazione premeditata e portata a termine grazie ad Israele.
L’inchiesta dovrebbe coinvoglere tutti: Oic e Lega Araba, Onu e Corte Penale Internazionale”.

Haniyah chiede cooperazione alla sicurezza del mondo arabo. Ha chiesto collaborazione ai servizi di sicurezza dei Paesi arabi, Haniyah, nell’ottica di innalzare il margine di tutela della resistenza.

“Gaza, nessuna minaccia per l’Egitto” – ha detto Haniyah con l’intenzione di mettere a tacere le tesi secondo cui il territorio palestinese sarebbe motivo di instabilità per l’Egitto, soprattutto nella penisola del Sinai. Così chiarendo Haniyah ha rassicurato di avere ottime relazioni e di stare lavorando congiuntamente con la leadership egiziana di fresca nomina.

“La sicurezza dell’Egitto è quella del popolo palestinese e viceversa. Non permetteremo focolai dell’insicurezza e con il governo lavoreremo e proteggeremo il confine, come abbiamo garantito nel corso della Rivoluzione egiziana”.

Cisgiordania e repressione. Il primo ministro del governo di Gaza si è poi pronunciato su quanto accade ogni giorno in Cisgiordania: oppressione e privazione delle libertà, arresti e persecuzioni a sfondo politico. Haniyah ha chiesto nuovamente la liberazione di tutti i detenuti politici in Cisgiordania e ha espresso solidarietà con i cittadini che protestano ad-Al-Khalil (Hebron). “Essi necessitano protezione”, ha aggiunto.

Haniyah ha ricordato che numerosi detenuti politici sono in sciopero della fame nelle prigioni dell’Anp, alcuni da 13 giorni, mentre all’Ateneo di Hebron si protesta da 45 giorni contro gli arresti e in condanna alla repressione delle manifestazioni in cui i palestinesi denunciano gli Accordi di Oslo e contro il rischio di un incontro tra ‘Abbas e il vice premier israeliano Mofaz.

Per ultimo, il premier palestinese ha voluto precisare l’importanza attribuita alla necessità di porre fine alle detenzioni politiche nell’ambito della riconciliazione palestinese, dicendo: “Con l’Egitto come mediatore continueremo a seguire la questione”.