Piccole ‘aperture’ israeliane. Hamas: ‘Espedienti per mantenere l’embargo’

Gaza – Pal-Info, IMEMC. Il Consiglio dei ministri israeliano ha decretato, il 16 giugno, la possibilità di introdurre a Gaza 120 tipologie di prodotti che finora erano stati vietati totalmente nel territorio assediato.

Nei giorni scorsi, era stato Tony Blair, inviato per il Quartetto in Medio Oriente, a lavorare per questa agevolazione.

Israele avrebbe anche espresso l’intenzione di permettere all’UNRWA di riprendere l’implementazione di alcuni progetti che erano stati sospesi proprio a causa dell’embargo, il quale tuttavia continuerà ad isolare la Striscia di Gaza.

Si tratta della costruzione di scuole ed altri edifici pubblici distrutti durante l'aggressione israeliana della fine del 2008.

Intanto, il 17 giugno, George Mitchell, inviato statunitense in Medio Oriente, farà visita ai leader israeliani, oggi 18 giugno ai colleghi palestinesi, mentre sabato 19 sarà in Egitto.

Hamas ha reso pubblica la propria posizione in merito: “Si tratta di un espediente di Israele per raggirare ed alleggerire il peso delle critiche internazionali delle ultime settimane. La questione centrale resta l’abolizione totale dell’illegale assedio su Gaza. Tutte le frontiere via terra e via mare devono essere aperte al traffico di beni e merci e alla circolazione dei palestinesi. I convogli umanitari verso la Striscia di Gaza proseguiranno da ogni parte del mondo fino alla fine ufficiale dell’assedio”.

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