Più della metà dei palestinesi ha problemi di salute mentale da stress e traumi

Più della metà dei palestinesi ha problemi di salute mentale da stress e traumi

Cisgiordania – MEMO. Uno studio della Banca Mondiale, pubblicato venerdì, ha rivelato l’estensione della crisi della salute mentale che affligge la vita dei palestinesi. Secondo lo studio, fino al 71% dei palestinesi nella Striscia di Gaza sotto assedio ed il 58% nella Cisgiordania occupata da Israele mostrano sintomi di depressione. Un numero minore mostra segni di disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Il PTSD è un problema di salute mentale che può svilupparsi dopo aver vissuto eventi traumatici. La condizione è stata riconosciuta per la prima volta nei veterani di guerra. In passato aveva nomi diversi, come “shock da granate”, ma non è diagnosticato solo nei soldati. Una vasta gamma di esperienze traumatiche può causare il PTSD.

La Banca Mondiale attribuisce la crisi di salute mentale tra i palestinesi in parte alla situazione di difficoltà economica e alla mancanza di prospettive lavorative. L’indagine è presentata come un’iniziativa innovativa per determinare gli effetti cumulativi sulla salute mentale dell’esposizione a conflitti e pessime condizioni di vita, comprese le restrizioni di movimento.

Sia nella Cisgiordania occupata sia nella Gaza sotto una brutale occupazione militare da parte di Israele, circa cinque milioni di palestinesi sono esposti a molte delle pressioni e degli stress noti come cause del PTSD.

Lo studio attribuisce le condizioni a “vulnerabilità sovrapposte e traumi cumulativi sulla popolazione palestinese”, a causa di “decenni di esposizione a conflitti, restrizioni di movimento e pessime condizioni di vita”, in particolare per i palestinesi di Gaza. L’enclave assediata è soggetta ad un blocco portato avanti da Israele dal 2006. L’assedio, che entra nel suo 18º anno, ha devastato la vita di oltre due milioni di palestinesi. Molti sono vittime della pulizia etnica effettuata durante la fondazione di Israele sulla loro terra nel 1948, direttamente o come discendenti della prima ondata di rifugiati.

La popolazione palestinese di Gaza ha più probabilità di essere esposta ad un evento traumatico rispetto ai connazionali in Cisgiordania. Secondo l’indagine, il 65% delle persone a Gaza è stata esposta a un evento traumatico nei dodici mesi precedenti, rispetto al 35% dei residenti della Cisgiordania. Gli studiosi hanno concluso che il trauma dei palestinesi di Gaza si manifesta con una diffusa depressione e ansia anziché nei classici sintomi del PTSD.

L’esposizione al trauma è rinforzata dalla privazione di potere economico, dalla perdita di senso nell’agire e dalla disoccupazione elevata, aggravata dalla mancanza di prospettive economiche, spiega lo studio. Il tasso di disoccupazione in Cisgiordania si aggira intorno al 25%, mentre a Gaza la cifra è altissima, arrivando all’82%.

(Foto: un gruppo di bambini palestinesi che portano striscioni si riunisce per protestare contro le politiche di Israele e chiedere la fine del blocco sulla Striscia di Gaza, il 16 luglio 2023 [Mustafa Hassona – Agenzia Anadolu].

Traduzione per InfoPal di F.L.