Prigionieri palestinesi entrano nel 40esimo anno di detenzione in Israele

MEMO e Wafa. Due combattenti per la libertà palestinesi incarcerati da più tempo in Israele sono entrati nel loro 40° e ultimo anno in prigione, secondo quanto ha riferito giovedì la Società dei prigionieri palestinesi (PPS).

Secondo il PPS, Karim Younis, 63 anni, e suo cugino, Maher Younis, 64 anni, entrambi della città arabo-israeliana di Ara, nel nord di Israele, vennero arrestati il ​​6 gennaio 1983 per la loro resistenza all’occupazione israeliana e condannati all’ergastolo, che fu poi commutato in 40 anni.

PPC ha affermato che i cugini Younis avrebbero dovuto essere liberati nel 2014, nell’ambito di un accordo mediato dall’allora Segretario di Stato americano John Kerry in cui Israele avrebbe dovuto rilasciare tutti i prigionieri palestinesi detenuti prima della firma degli accordi di Oslo del 1993.

I prigionieri avrebbero dovuto essere rilasciati in quattro lotti. Tuttavia, Israele non ha adempiuto ai suoi obblighi, rilasciando solo i primi tre lotti che includevano principalmente Palestinesi della Cisgiordania occupata e della Striscia di Gaza. I detenuti di Gerusalemme Est occupata e di Israele non sono stati rilasciati.

In una precedente intervista con Arab48, la madre di Karim, Sobhia Younis, che ha più di 80 anni, ha detto che i momenti più dolorosi durante i decenni di prigionia sono stati nel 1985, quando Karim avrebbe dovuto essere rilasciato come parte di un accordo di scambio di prigionieri e le autorità hanno deciso di trattenerlo proprio mentre stava uscendo di prigione.

Entrambi i prigionieri dovrebbero essere rilasciati entro un anno, ha detto PPS.

(Foto: Karim Younis, il prigioniero politico di più vecchia data, incarcerato da Israele dal 1983 [Agenzia di stampa Ma’an].