Prigionieri palestinesi iniziano proteste contro la “detenzione amministrativa” israeliana

Tel Aviv – MEMO. Il Movimento nazionale dei prigionieri palestinesi ha annunciato domenica la formazione di un comitato speciale per i prigionieri incarcerati da Israele nella cosiddetta “detenzione amministrativa”, mentre i detenuti stessi si preparano ad un aumento delle azioni contro il meccanismo attraverso il quale vengono detenuti senza accuse né processo. Secondo il Comitato supremo d’Emergenza nazionale del movimento, l’azione includerà uno sciopero della fame ad oltranza.

“Chiediamo sostegno per i prigionieri nel loro sciopero in onore del martire Khader Adnan”, ha aggiunto il comitato. “Questo dovrebbe far suonare l’allarme affinché ciò che essenzialmente è stata un’esecuzione del prigioniero in sciopero della fame non si ripeta con nessun altro”.

Il comitato ha anche invitato le istituzioni legali, dei diritti umani e dei media in Palestina e nel resto del mondo ad “assumersi le proprie responsabilità” nel contestare tale sistema di detenzione ingiusto, che è un retaggio del mandato britannico in Palestina. “Dovrebbero sostenere i prigionieri in detenzione amministrativa nella loro lotta contro questo sistema criminale utilizzato dalle autorità d’occupazione”.

Ha anche chiesto “alle persone libere di tutto il mondo di fare campagna in solidarietà con il prigioniero Walid Daqqa e di esercitare pressioni sull’occupazione israeliana affinché lo rilasci prima che sia troppo tardi”. Daqqa è detenuto dal 1986 ed è stato condannato all’ergastolo per resistenza all’occupazione. Sta lottando contro un cancro e la sua salute continua a deteriorarsi a causa della negligenza medica da parte dell’Autorità carceraria israeliana.

L’Ufficio per le informazioni dei prigionieri ha accusato l’occupazione israeliana di uccidere Daqqa lentamente tenendolo nella clinica della prigione di ar-Ramla, dove il trattamento è molto elementare ed inefficace. E’ noto come un luogo così brutale che i prigionieri preferiscono non andarci nonostante la loro urgente necessità di cure e trattamenti.

Giovedì, l’Associazione Waed per gli affari dei prigionieri ha dichiarato che almeno 750 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane soffrono di malattie croniche e gravi, di cui 23 hanno il cancro. L’associazione ha sottolineato che il numero sempre crescente di prigionieri malati conferma che la “negligenza medica deliberata di Israele è in peggioramento, soprattutto negli ultimi mesi”.

(Foto:  [Issam Rimawi – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.L.