Quattro giovani di Tulkarem assassinati da Israele

Quattro giovani di Tulkarem assassinati da Israele

Tulkarem-InfoPal. Il genocidio incrementale israeliano di giovani palestinesi prosegue senza sosta. Ieri, mercoledì 20 marzo, tre ragazzi sono stati assassinati dalle forze israeliane (IOF) a Jenin. A Tulkarem, tra ieri e oggi, ne sono stati assassinati quattro.

Ieri sera, due ragazzi – Nidhal Abu Obeid e Iyad Kanouh – sono stati uccisi da un drone israeliano che ha bombardato un sito nel quartiere di al-Manshiya nel campo profughi di Nur Shams, a est della città di Tulkarem.

Anche altri due giovani – Muhammad Jabaawi e Abdullah Al-Qaisi – sono stati uccisi questa mattina a colpi di arma da fuoco durante la campagna delle IOF in corso nel campo. La Mezzaluna Rossa ha riferito che gli equipaggi delle ambulanze hanno ricevuto i loro corpi la mattina.

Un altro giovane ha riportato ferite da schegge al volto, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa.

Nel corso della serata, un vasto spiegamento di soldati israeliani ha preso d’assalto il campo di Nur Shams, lo ha assediato e ha fatto irruzione e saccheggiato diverse case.

Le IOF hanno interrogato i residenti locali durante gli attacchi nelle case, mentre i bulldozer distruggevano le strade e le infrastrutture del campo.

Nel frattempo, le IOF, con 50 veicoli e bulldozer, hanno preso d’assalto diversi quartieri della città di Tulkarem, mentre i droni sorvolavano la città.

Fonti locali hanno riferito di aver sentito pesanti colpi di arma da fuoco ed esplosioni durante la campagna delle IOF.

Nelle prime ore della serata, le forze israeliane hanno demolito la strada occidentale prima di invaderla.

Da parte loro, le fazioni dell’Azione Nazionale e dell’Azione Islamica di Tulkarem hanno pianto i martiri del campo e hanno annunciato un lutto e uno sciopero generali.

L’esercito di occupazione ha intensificato i suoi attacchi contro i palestinesi in Cisgiordania, in concomitanza con l’aggressione che ha lanciato contro Gaza, dal 7 ottobre, arrestando uomini, donne e bambini e reprimendo le azioni dei palestinesi, oltre a prendere di mira coloro che protestano contro l’aggressione.

(Fonti: PIC, Quds Press, Quds News, Wafa).