Ramallah, l’occupazione reprime le manifestazioni pacifiche. Decine di feriti

marcia venerdì  26 aprile 13Ramallah-InfoPal. Nella serata di venerdì 3 maggio, le forze dell’esercito di occupazione israeliana ha represso le manifestazioni pacifiche organizzate a Ramallah, in Cisgiordania centrale, contro il Muro di separazione, gli insediamenti e le confische dei terreni palestinesi.

Secondo medici e fonti locali, le repressioni israeliane hanno provocato decine di feriti, colpiti dai proiettili di metallo rivestiti di gomma, e molti casi di intossicazione da gas lacrimogeno. Le fonti hanno spiegato che le forze di occupazione hanno impiegato proiettili, bombe assordanti, gas lacrimogeno e acque reflue, per disperdere i manifestanti, oltre ad aggredire i cittadini e le loro proprietà.

Nel villaggio di Nabi Saleh, ad ovest di Ramallah, durante la marcia settimanale organizzata contro gli insediamenti, un cittadino palestinese è stato colpito al piede da un proiettile metallico, mentre una decina di persone sono rimaste intossicate dal gas lacrimogeno.

A Deir Jarir, a nord est di Ramallah, la repressione israeliana della marcia di protesta contro gli attacchi dei coloni e la confisca dei terreni (iniziata dopo la preghiera del venerdì con la partecipazione dei cittadini di Silwad e alcune personalità pubbliche) ha provocato il ferimento di decine di palestinesi, colpiti dai proiettili di metallo rivestiti di gomma. Dal canto suo, il capo del Consiglio contadino di Deir Jarir, Imad Alawi, ha riferito che tra le vittime della repressione israeliana vi è anche il governatore di Ramallah e al-Bireh, Leila Ghannam, rimasta intossicata per aver inalato il gas lacrimogeno sparato dall’esercito israeliano.

(Immagine di repertorio)