Rapporto Save the Children: “L’esperienza dei bambini palestinesi nel sistema di detenzione militare israeliano”

Rapporto Save the Children: “L’esperienza dei bambini palestinesi nel sistema di detenzione militare israeliano”

Ramallah. I minorenni palestinesi subiscono enormi abusi emotivi e fisici nelle carceri israeliane, secondo quanto riportato da Save the Children in un nuovo rapporto pubblicato lunedì.

Il gruppo per i diritti umani ha affermato che c’è stato un aumento significativo del numero di giovani palestinesi che soffrono di incubi ed insonnia e che hanno difficoltà a ritornare alla vita normale a causa delle condizioni di detenzione che devono affrontare.

Alcuni di questi giovani palestinesi hanno parlato di violenze di natura sessuale. Molti altri sono stati picchiati, ammanettati e bendati in piccole gabbie nei centri di detenzione e durante i trasferimenti, ha dichiarato Save the Children. Sono stati anche interrogati in luoghi sconosciuti senza la presenza di un tutore e spesso sono stati privati di cibo, acqua e sonno.

Il regime israeliano ha persino negato ai minorenni palestinesi detenuti l’accesso a una consulenza legale.

Secondo il rapporto, l’86% dei 228 detenuti minorenni intervistati è stato picchiato durante la detenzione, ed il 69% è stato sottoposto a perquisizione a corpo nudo. Il 42% è rimasto ferito durante l’arresto – le ferite includevano colpi d’arma da fuoco e ossa rotte.

Khalil, arrestato a 13 anni, ha dichiarato di non aver ricevuto le cure mediche necessarie.

“Ho avuto un’infortunio alla gamba. Avevo un gesso e dovevo strisciare per potermi muovere. Sentivo il mio corpo lacerato. Non avevo le stampelle per aiutarmi a camminare, continuavo a chiedere ai soldati un aiuto durante il trasferimento, ma nessuno mi ha aiutato”, ha affermato, secondo quanto citato da Save the Children.

Il gruppo ha affermato che gli ex-prigionieri minorenni intervistati provenivano dalla Cisgiordania occupata e sono stati detenuti da uno a 18 mesi.

“Il principale presunto reato per queste detenzioni è il lancio di pietre, che può comportare una condanna fino a 20 anni di prigione per i bambini palestinesi“, si legge nel rapporto di Save the Children.

Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati, ha affermato che i bambini palestinesi costituiscono l’unico gruppo di minorenni prigionieri al mondo che affronta una persecuzione sistematica in tribunali militari.

“Le nostre ricerche dimostrano – ancora una volta – che loro [i bambini palestinesi] sono soggetti a gravi e diffuse violenze da parte di coloro che dovrebbero prendersene cura”, ha detto Lee.

Save the Children ha affermato che tali pratiche rappresentano una preoccupazione di lunga data per i diritti umani.

(Fonti: Save the Children e PressTv.ir).

Traduzione per InfoPal di F.L.