Report: a ottobre, Israele ha arrestato 780 Palestinesi

Hebron-Quds Press. Nel suo rapporto mensile, Human Rights Watch fa luce sulla campagna di arresti che Israele sta portando avanti dall’inizio di ottobre. Dal primo giorno del mese corrente fino ad oggi si contano oltre 780 arresti nei confronti dei civili palestinesi.
Il “Club dei prigionieri Palestinesi” pone l’attenzione su un punto delicato e di massima importanza: l’arresto dei minorenni. La gravità dell’atto non si ferma qua in quanto questi minori, durante e prima delle indagini vengono sottoposti a torture che si riassumono in brutali pestaggi. Contro i detenuti vengono anche usate armi da fuoco.
Nel rapporto ci si scontra con la denuncia di alcuni gravi casi di maltrattamento di prigionieri che poi sono stati trasferiti negli ospedali civili per ricevere le prime cure, prima di essere rimandati in carcere per il proseguimento delle indagini. Tra questi troviamo: Ahmed Hammed, Abdul Rahman, Abuddahab Saied Nasser Obaid, Osama Tariq Jabir, Ahmed Basim Matar e altri ancora. Si tratta solo di alcuni nominativi poiché altri prigionieri ora languono negli ospedali israeliani.
Molti sono i nomi delle vittime: Qais Shajai, Mohammed Awad Hamid, Jalal Sharawan, Ali Al-Jab, Isra’ Jabis.
La maggior parte degli arresti sono effettuati a Hebron -160 -, Gerusalemme – 150 -, Ramallah e Al-Bireh – 110 -; seguono, Betlemme -45-,  Nablus -42-, Gerico -28-, Jenin -25-, Qalqilya -24-, Tulkarem – 20 -, Tubas -11-, Salfit -7.
In base alla dichiarazione del “Club dei prigionieri Palestinesi”,160 cittadini sono stati arrestati dai territori palestinesi occupati del 1948 (Israele).
Traduzione di Asmaa Aboulabil