Rimpatriate 12 salme di caduti: Gaza, tra gioia e lacrime

Rimpatriate 12 salme di caduti: Gaza, tra gioia e lacrime

Gaza – Speciale InfoPal. Di Mohammed Ahmad. E’ stato un misto di lacrime e gioia, ieri, per migliaia di cittadini di Gaza nel prendere in consegna le salme di 12 caduti palestinesi, sequestrate e trattenute per decenni da Israele nei “cimiteri dei numeri”. Erano tutti combattenti che avevano partecipato ad operazioni della resistenza.

Un’accoglienza ufficiale e popolare. Un convoglio di veicoli ha trasportato i corpi dei martiri palestinesi partendo dal valico di Beit Hanoun (Eretz).

Il governo di Gaza e le fazioni erano pronte per accogliere le salme. 21 colpi di cannone sono stati sparati nella parata e, disposti in fila, gli ufficiali della sicurezza hanno onorato i martiri con il proprio saluto.
Le salme dei 12 caduti sono state portate all’ospedale ash-Shifa, poi in moschea. Qui il premier Isma’il Haniyah ha elogiato le persone e il loro martirio, e ha enfatizzato l’attaccamento del popolo palestinese alla lotta di liberazione.

Dalla moschea i corpi sono stati portati al cimitero per la sepoltura.

La gioia dei familiari dei martiri. I parenti del caduto Na’il ‘Amer, all’epoca membro del gruppo affiliato a Fatah, “Ayman Juda”, hanno manifestato la gioia di poter dare una sepoltura al proprio caro. ‘Amer perse la vita in un’operazione nella colonia israeliana di Kissufim, al centro di Gaza. Era l’aprile 2004, quando Israele sequestrò il suo corpo senza vita. Il suo atto voleva vendicare l’assassinio di ‘Abdel ‘Aziz ar-Rantisi, leader di Hamas assassinato, e nell’operazione soldati israeliani furono uccisi e feriti.

La martire Rim ar-Riyashi. Sono forti dichiarazioni quelle del marito di Rim ar-Riyashi, una donna che, in un attentato suicida presso il valico di Eretz, decise di “vendicare i lavoratori palestinesi umiliati dai soldati israeliani”. Era il 14 gennaio del 2004.

L’uomo sostiene che gran parte dei resti del corpo di Rim sono stati riconsegnati, ma che Israele continua a trattenerne alcune altre.
Fonti d’informazione israeliane, invece, sostengono altro. Riprendendo le dichiarazioni del portavoce dell’esercito israeliano, si afferma che Israele detiene ancora l’80% del corpo di Rim e che solo i suoi indumenti sono stati consegnati alla famiglia.

Le salme, accolte da molti, ma resta un giorno di lutto. La sfilata delle bare a bordo dei mezzi che riportavano a casa i corpi dei 12 caduti di Gaza è stata seguita da molta gente fino alla sepoltura. Ma sono molte le famiglie che, nonostante la consolazione della restituzione, ieri si sono rinchiuse nel proprio lutto.

A giugno si attende la consegna delle salme di 340 caduti palestinesi. La trattative per la restituzione dei loro corpi è stata ardua, ha coinvolto Autorità palestinese (Anp), organizzazioni per i Diritti Umani e sono state oggetto di revisione giudiziaria.

I nomi dei 12 caduti di Gaza:
Ahmed Suleiman Muginam Za’arna
Khaled Mohammed Mahmoud al-Khatib
‘Emad Mahmoud Suleiman Abu Amina
Mu’awiya Ahmed Sa’id Ruka
Rabhi Hammad Mohammed Yassin
Mohammed ‘Abdel Halim Hasan Abu Hasim
Ramez ‘Abdel Qader Mohammed ‘Abid
Suhaib ‘Abdel Rahman Tamraz
Rim Saleh Moustafa ‘Awad ar-Riyashi
Na’il Mohammed Mahmoud ‘Amer
Eiyad Mahmoud Mohammed at-Tahrawi
Fadi Ahmed Hasan al-‘Ammudi