Saadat: riconciliazione palestinese risposta ai crimini sionisti.

 

Cisgiordania. Il Segretario genarale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, Ahmed Saadat, prigioniero degli occupanti sionisti, ha affermato che l'annuncio sulla riconciliazione interpaletinese è l'unica risposta da opporre ai crimini ed alle violazioni dell'occupante israeliano che rappresentano un grande pericolo contro la moschea al-Aqsa.
 
Martedì 29 settembre, Ahmad Saadat ha affermato la necessità di porre termine ai dissidi e di pervenire ad un consenso interpalestinese agli incontri previsti al Cairo il prossimo mese di ottobre. Egli ha inoltre ricordato il 9° anniversario dell'Intifada per sottolineare il rispetto dovuto al sacrificio dei martiri palestinesi.
 
Criticando gli incontri dei dirigenti dell'Anp con gli occupanti israeliani a margine delle assemblee dell'Onu, e ripetendo che essi sono utili solamente ai piani sionisti, Saadat ha fatto appello ad un sostegno illimitato agli sforzi egiziani al fine di giungere alla ratifica di una riconciliazione interpalestinese.
 
“Non si può far fronte alle sconfitte e dare scacco matto ai complotti sionisti se non attraverso la realizzazione di una riconciliazione interna”, ha detto il leader palestinese.
 
Saadat ha poi comunicato che la sua “detenzione amministrativa” nel carcere di Raymon è stata procrastinata di altri 6 mesi.
 
Ha poi aggiunto che gli occupanti continuano da 3 mesi ad impedire a sua moglie di fargli visita, mentre lo privano anche della lettura dei giornali, che gli arrivano solo una o due volte alla settimana. 

 

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