Sconto di pena per il giovane Manasra

Betlemme-Ma’an. Il 10 agosto, la Corte Suprema di Israele ha ridotto la sentenza del quindicenne palestinese Ahmad Manasra, coinvolto in un attacco con il coltello nel 2015, da 12 anni a 9 anni e mezzo, dopo che la sua famiglia ha fatto appello contro la lunga pena detentiva.

Il 12 ottobre 2015, Manasra e il suo cugino di 15 anni, Hassan Khalid Manasra, pugnalarono e ferirono in modo critico due israeliani di 13 e 21 anni, nei pressi dell’insediamento illegale di Pisgat Zeev, nel quartiere Beit Hanina di Gerusalemme Est occupata. Manasra al momento dell’incidente aveva 13 anni.

Durante l’attacco, le forze israeliane spararono e uccisero Hassan, mentre Ahmad fu investito da un’auto e gravemente ferito.

Un video, che riprende la scena mentre Ahmad si trova ferito e sanguinante a terra dopo essere stato colpito dalla vettura, fu caricato sui social media, divenendo virale. Nel filmato, si può chiaramente sentire un passante israeliano: “muori figlio di p*****a, muori!!” Mentre un altro dice al poliziotto di sparargli.

Funzionari israeliani ripresi dal video mentre commettevano abusi su Manasra vennero arrestati.

Secondo i media israeliani, la riduzione di due anni e mezzo della condanna di Manasra è dovuta in parte alle prove che il ragazzo svolse un ruolo secondario nell’attacco.

“Non possiamo ignorare l’età estremamente giovane e il suo processo di riabilitazione”, hanno riferito i giudici della Corte Suprema.

Secondo i media israeliani, le autorità carcerarie hanno chiesto la riduzione della pena a causa del comportamento di Manasra da quando il crimine è avvenuto.

La decisione è stata presa “in considerazione del modo in cui Manasra ha affrontato il reato commesso, della consapevolezza che ha acquisito, del suo buon comportamento durante il suo “soggiorno” nella struttura sicura (giovanile) e ora nel carcere e del parere del servizio di sperimentazione secondo il quale un lungo periodo di detenzione potrebbe avere conseguenze indesiderabili per lui”, si legge nella motivazione della sentenza dei giudici.

La famiglia ha anche contestato le multe pesanti imposte loro. Ma questa richiesta è stata respinta dalla Corte Suprema, lasciando alla famiglia 27.872 dollari da pagare in multe per il 13enne israeliano che è stato ferito e 22.298 dollari per l’altro israeliano ferito.

Il processo di Manasra è stato rinviato un certo numero di volte: alcuni commentatori hanno affermato che si è trattato di una decisione deliberata per ritardare il caso fino a quando Ahmad non avesse compiuto 14 anni e sarebbe diventato idoneo, per la legge israeliana, per la pena detentiva.

Secondo l’associazione per diritti dei detenuti Addameer, un totale di 320 minori palestinesi sono attualmente incarcerati nelle prigioni israeliane.

Gli interrogatori dei minorenni palestinesi possono durare fino a 90 giorni, secondo quanto ha reso noto Addameer. Oltre alle percosse e alle minacce sono stati segnalati casi di aggressione sessuale e isolamento per indurre alle confessioni. I ragazzi sono costretti a firmare documenti scritti in ebraico, lingua che la maggior parte dei palestinesi non parla.

Traduzione di Bushra Al Said